Visita fiscale neoassunti: come funziona e quando presentare il certificato
Come funziona la visita fiscale per i neoassunti del settore pubblico e privato? Nello stesso modo per cui funziona per tutti gli altri lavoratori
Come funziona la visita fiscale per i neoassunti del settore pubblico e privato? La risposta è: nello stesso modo in cui funzione per i “normali” lavoratori dipendenti.
Quando un lavoratore si assenta per malattia, neoassunto o di lungo corso non importa, il datore di lavoro può richiedere un accertamento sanitario mediante l’apposito servizio online messo a disposizione dall’Inps. Ciò può avvenire anche il primo giorno di assenza per malattia, naturalmente anche su disposizione autonoma dell’ente.
Inoltre, è bene precisare che la visita fiscale può avvenire anche in prossimità delle giornate festive, soprattutto, se le assenze per malattia scattano con una regolarità “sospetta” rispetto ai festivi. Infatti, l’obbligo di reperibilità entro determinate fasce orarie giornaliere è valido sia per le normali giornate lavorative così come in quelle di festa.
Le fasce di reperibilità di settore pubblico e privato
Detto ciò, i lavoratori privati dovranno essere reperibili al domicilio indicato nel certificato di malattia tra le 10 e le 12 e tra le 17 e le 19. Leggermente diverso l’orario di reperibilità per i dipendenti pubblici: questi devono essere reperibili tra le 9 e le 13 e tra le 15 e le 18. Se durante gli orari di reperibilità il medico rileva l’assenza del lavoratore, quest’ultimo dovrà recarsi presso l’Ufficio medico legale dell’Inps competente dal punto di vista territoriale per sottoporsi a visita ambulatoriale nel primo giorno utile.
Come si richiede la malattia?
La necessità di usufruire di un periodo di malattia non deve essere richiesto al datore di lavoro, questo è obbligato a concederlo: il lavoratore deve soltanto comunicargli l’assenza entro il primo giorno di malattia o comunque prima dell’inizio del turno. Entro il giorno successivo allo stato di malessere o al verificarsi della patologia, il lavoratore dovrà recarsi dal suo medico curante o da altro medico convenzionato con l’SSN: a questo punto il dottore redigerà un certificato medico che poi invierà all’Inps. Dopo averlo ricevuto, il sistema Inps gli assegnerà un numero di protocollo che identifica il documento (e che potrebbe essere richiesto dal datore di lavoro).
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