Pensioni ultima ora: conguaglio gennaio 2020, cosa potrebbe accadere
Pensioni ultima ora: il governo potrebbe introdurre alcune modifiche i cui effetti avrebbero una conseguenza negli importi degli assegni nel nuovo anno.
Pensioni ultima ora: il governo si trova a fare i conti con le necessità di bilancio da una parte e con le richieste che arrivano dai vari fronti sociali. Tra questi c’è certamente la rivendicazione dei sindacati che reclama maggiore considerazione per i pensionati. Uno dei temi caldi è quello relativo al blocco della rivalutazione pensioni.
La rivalutazione, come vedremo, è completa fino solo per i pensionati fino a una certa soglia di reddito da pensione, mentre per gli importi più alti il governo ha approvato, già dallo scorso anno, il blocco. In sostanza la rivalutazione è determinata in base all’indice Istat: si tratta di una perequazione automatica dell’importo dell’assegno pensionistico rapportato all’inflazione. Vediamo di seguito le percentuali ed i vari scaglioni.
Pensioni ultima ora, scaglioni rivalutazioni
Uno degli aspetti che riguarda coloro che percepiscono l’assegno pensionistico è dunque il tema delle rivalutazioni. Il governo Conte I ha previsto le seguenti percentuali di rivalutazione che saranno in vigore anche nel 2020.
Rivalutazione piena per coloro che percepiscono assegni pari o inferiori a 3 volte il minimo.
- Assegni tra 3 e 4 volte il minimo: rivalutazione del 97%;
- Tra 4 e 5 volte il minimo: 77%;
- Tra 5 e 6 volte il minimo: 52%;
- Tra 6 e 8 volte il minimo: 47%;
- Tra 8 e 9 volte il minimo: 45%;
- Oltre 9 volte il minimo: 40%.
Cosa potrebbe cambiare
Pensioni ultima ora – Il tema è tornato di grande attualità nel dibattito previdenziale perché il governo in carica potrebbe introdurre alcune modifiche. Secondo le indiscrezioni gli assegni il cui importo è tra 3 e 4 volte il minimo potrebbe passare da una rivalutazione del 97% ad una rivalutazione del 100%. È opportuno specificare che si tratta per singolo pensionato ed in termini assoluti di cifre che ruotano intorno ai pochi euro. Se le voci fossero confermate l’Inps non riuscirebbe comunque ad applicare l’eventuale nuova percentuale già dalla pensione di gennaio 2020 e dunque si vedrebbe costretta a recuperare il recepimento delle nuove regole nei mesi successivi. In ogni caso continueremo ad aggiornarvi sui possibili sviluppi in modo da conoscere con certezza l’esito delle trattative e le conseguenze concrete in termini di cifre degli assegni previdenziali.
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