Reddito di cittadinanza: continuano gli sforzi per porre in essere accorgimenti alla misura introdotta dal governo Conte I che ha la finalità di accorciare la distanza tra l’offerta e la domanda di lavoro per inoccupati e disoccupati. In questo caso ad intervenire sulle modalità del beneficio è un emendamento riformulato e approvato dalla commissione Bilancio del Senato.
Emendamento Reddito di cittadinanza
La modifica fa sì che anziché la decadenza si applichi una sospensione del Reddito di Cittadinanza per coloro che abbiano contratti della breve durata e che non superino la fine dell’anno dell’occupazione avviata. Lo scopo è quello di evitare che i potenziali nuovi occupati rinuncino al lavoro per non perdere il RdC. A chiarire meglio il senso della proposta è la prima firmataria dell’emendamento che modifica l’articolo 39 bis del disegno di legge di Bilancio. “Lo stop al Reddito di Cittadinanza – ha affermato la senatrice del M5S e componente della commissione Lavoro Antonella Campagna – vale solo per la durata del contratto di lavoro”. “Laddove il maggior reddito determini il superamento del valore del reddito familiare, il beneficio economico è sospeso per la durata dell’attività lavorativa che ha prodotto l’aumento del valore del reddito familiare. La prestazione comunque decade laddove il superamento del valore del reddito familiare sussista anche dopo il 31 dicembre dell’anno in cui si verificato”.
“Di fatto – ha chiarito l’esponente pentastellata – interveniamo per snellire le procedure burocratiche, rendendole più efficienti e tutelando chi alla scadenza del contratto riacquista lo status di disoccupato. Con questa piccola modifica incoraggiamo i percettori di Rdc ad accettare le offerte di lavoro loro proposte, non a rifiutarle perché non le reputano convenienti e temono di perdere il beneficio”.
Il Rapporto sul lavoro 2019 del CNEL
Il reddito di cittadinanza è, insieme alla previdenza e molti altri, tra gli argomenti toccati dal Rapporto sul mercato del lavoro presentato dal CNEL presentato lo scorso 11 dicembre 2019 di cui è presidente Tiziano Treu.
Il Rapporto, come riportato nella sintesi dello stesso CNEL, offre una prima valutazione degli effetti prodotti dall’introduzione del Reddito di cittadinanza, non mancando di sottolineare le criticità connesse all’adozione del provvedimento proprio in chiave incentivante dell’occupazione. In un contesto di debole domanda del lavoro, infatti, gli sgravi previsti in favore delle imprese che assumono i beneficiari dello strumento potrebbero finire per indurre le stesse a privilegiare questa tipologia di disoccupati, invece dei percettori di Naspi.
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