Sabato sera è in programma il Derby della Lanterna, Genoa-Sampdoria. Come ogni stracittadina che si rispetti, non è mai una partita come le altre, soprattutto alla luce degli scarsi rendimenti ottenuti fin qui in stagione da entrambe le compagini, impelagate nella lotta per non retrocedere e ora rispettivamente terzultima e quartultima.
In palio dunque non ci saranno solamente i tre punti della vittoria, ma qualcosa in più. Una serata delicata che riporta alla mente un derby di ormai otto anni e mezzo fa, quando il Genoa mandò all’inferno la Sampdoria all’ultimo respiro grazie ad un protagonista inaspettato, Mauro Boselli.
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Mauro Boselli e quel gol che condannò la Sampdoria alla retrocessione
L’8 maggio 2011 resterà per sempre una data indelebile nella mente dei tifosi genovesi. Era la 36sima giornata e un Genoa già salvo ospitava una Sampdoria a forte rischio retrocessione. A fine primo tempo il derby fu sbloccato dai rossoblu con Floro Flores, ma il vantaggio durò poco, esattamente fino al pareggio firmato da Pozzi al minuto ’66. La Samp non poteva permettersi di non vincere, considerato anche l’inaspettato successo del Lecce contro il Napoli solo poche ore prima, oltre al colpo del Cesena in quel di Cagliari. Gli attacchi blucerchiati furono però tutti respinti e si giunse così al recupero finale, altri sei minuti.
Proprio allo scadere dell’extra time, un passaggio filtrante di Milanetto trovò sulla sua strada al limite dell’area di rigore l’attaccante argentino Mauro Boselli, subentrato un quarto d’ora prima e fin lì mai decisivo con la casacca del Grifone indosso: controllo spalle alla porta, palla spostata sul mancino a eludere la marcatura di Lucchini, tiro in buca d’angolo alla destra di un incolpevole Curci e gol del 2-1.
In quel momento Genova non è mai stata così tanto spaccata in due, almeno sportivamente parlando. Quel gol sancì il fine corsa della Doria, che nelle successive due settimane trovò altrettante sconfitte dovendo così lasciare la inaspettatamente la Serie A al termine di un’annata tribolata.
Al minuto 96:10′ di Genoa-Sampdoria dell’8 maggio 2011, Boselli è entrato di diritto negli annali della storia sportiva del capoluogo ligure, diventando l’uomo più amato e allo stesso tempo più odiato. Fino a quel momento la sua esperienza genoana, come detto, non fu delle migliori: arrivato nel mese di gennaio dello stesso anno, non trovò quasi mai spazio nell’undici titolare e la sua prima esperienza italiana terminò di fatto poche settimane dopo.
Se ancora oggi si nomina Boselli in quel di Genova, si fanno i conti con sentimenti che sono completamente agli opposti. Fortunatamente la Sampdoria in cadetteria restò soltanto una stagione, ma lo smacco di essere stati spediti in Serie B dagli eterni rivali fu peggio della retrocessione stessa. E nel derby più sudamericano d’Italia fu proprio un argentino a ergersi protagonista indiscusso, peraltro un giocatore scuola Boca Juniors, una squadra fondata da emigrati genovesi a Buenos Aires.
Stavolta in palio non ci sarà nessun verdetto definitivo per la stagione di entrambe, ma quel che certo è che il nome di Mauro Boselli riecheggerà ancora una volta dentro lo stadio di Marassi e nelle menti come nei cuori dei tifosi di entrambe le fazioni.
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