Trading Forex: cos’è, rischi e storia. I market mover

Pubblicato il 17 Dicembre 2019 alle 11:54 Autore: Giovanni Frulio

Il trading Forex, un mercato in espansione, privati ed aziende contribuiscono a un volume medio giornaliero di scambi che supera i 5 trilioni di dollari.

Trading Forex: cos’è, rischi e storia. I market mover

Come molti già sanno, con il termine Forex si intende generalmente il trading Forex, ovvero lo scambio di valute attraverso semplici conversioni ai tassi di cambio vigenti. È un mercato in espansione e tra i più attivamente negoziati al mondo dove gli attori principale sono privati, aziende e banche che contribuiscono a un volume medio giornaliero di scambi che supera i 5 trilioni di dollari.

I cambi di valuta vengono effettuati per due motivi: il primo è per scopi puramente pratici, come transazioni commerciali e trasferimenti di denaro; il secondo è per generare profitti, ovvero fare trading valutario. Ecco che in molti casi vi sono valute con un alto tasso di volatilità che rendono questi scambi particolarmente appetibili per gli investitori, i traders. Chiaramente le possibilità di generosi guadagni sono controbilanciate da un pari livello di rischi dato proprio dalla particolare volatilità della valuta. Questo rende il trading Forex uno strumento che va studiato attentamente prima di servirsene, con la consapevolezza che il proprio capitale è sempre soggetto a rischio.

La nascita del trading valutario

Concettualmente possiamo ricondurre la nascita del Forex a quella del baratto, essendo le due pratiche molto simili dal punto di vista operativo. Vi è però una sostanziale differenza: lo scopo. Mentre con il baratto lo scopo era quello di soddisfare i propri bisogni senza arrivare ad un terzo fine, il trading Forex prima di arrivare al soddisfacimento dei bisogni umani passa per un’ulteriore fase, ovvero la speculazione. Questo perché non è lo scambio di per sé a determinare l’ottenimento dello scopo ma la “qualità” dello scambio stesso, cioè quanto questo scambio può risultare profittevole anche grazie all’intercessione di moltissimi fattori.

Chiaramente è verosimile pensare che il concetto moderno di trading Forex veda le sue origini negli scambi internazionali tra i commercianti delle aree geografiche del mondo dotate di propria valuta, pertanto già in epoca Medioevale si possono ritrovare elementi che suggeriscono come il commercio fosse capace di generare valore anche attraverso lo scambio di moneta.

Col tempo i mercati si sono perfezionati e strutturati rendendosi disponibili soltanto per operatori con un elevato livello di competenza e specializzazione che hanno portato l’intero comparto a capitalizzare volumi, seppur relativamente ridotti rispetto agli odierni, di una notevole solidità. Oggi il mercato mantiene ancora la peculiarità di adattarsi e mutare costantemente le proprie dinamiche al tal punto da restituire a tutti la possibilità di accedervi grazie soprattutto all’avvento di internet e delle interconnessioni globali che azzerano le distanze geografiche e temporali.

L’avvento delle piattaforme Forex

Società estere, ma anche istituti bancari particolarmente sensibili alle innovazioni del web, consentono a chiunque di poter operare con prodotti finanziari anche moderatamente complessi che permettono non solo di accedere a strumenti come il trading Forex ma anche vendere ed acquistare titoli sui mercati azionari di tutto il mondo tramite pc o addirittura smartphone. È il caso di Fineco o di eToro, quest’ultima è attiva in tutto il mondo e vede la base clienti italiana pesare per il 6% sul totale degli utenti attivi. Alla luce di ciò resta fondamentale il tema dell’educazione finanziaria che deve necessariamente fare da supporto all’intero sistema affinché possa continuare a crescere su solide basi.

Segui Termometro Politico su Google News

Scrivici a redazione@termometropolitico.it

L'autore: Giovanni Frulio

Appassionato di management aziendale ed energetico, seguo attivamente la politica ed il mondo delle imprese e della finanza.
Tutti gli articoli di Giovanni Frulio →