Ci ha messo cinque minuti Gennaro Gattuso per capire cosa non va in questo Napoli: “Questa squadra non sta bene mentalmente, deve ritornare serena. I giocatori sono fortissimi, ma il momento è così. E i primi dieci minuti molto brutti rispecchiano proprio questo momento. Ho visto anche cose positive, ma la squadra è in sofferenza perché non vince da cinquanta giorni e deve trovare un equilibrio che al momento non c’è“.
Nella serata di sabato anche il Parma si è portato a casa lo scalpo dei partenopei, senza vittoria in Serie A da ottobre e in una crisi che sembra non avere fine. La classifica piange, la zona Champions si allontana e le nubi sono sempre più grigie e dense attorno all’ambiente azzurro. La scelta di cambiare guida tecnica è stata forse azzardata, questo perché non è mai sembrato essere Ancelotti il vero responsabile di tutta questa situazione. Gattuso è uno che di coraggio ne ha da vendere e lo ha dimostrato anche stavolta, accettando un incarico forse troppo più grande di lui: serve lavoro, lavoro e ancora lavoro per uscire al più presto dal tunnel, oltre ad una sana dose di equilibrio mentale.
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Gattuso avrà di che lottare
Non ci si aspettavano sicuramente miracoli alla prima uscita ufficiale del nuovo tecnico, ma perdere in pieno recupero davanti al proprio pubblico non aiuta certamente. Mai esordi facili per l’ex centrocampista, che due anni fa di questi tempi concesse il primo punto in Serie A al Benevento, con annesso gol decisivo del portiere avversario in pieno recupero con il Milan.
Prima della sosta natalizia ci sarà la trasferta in casa del Sassuolo, una partita mai semplice per nessuno e il Napoli questo lo sa bene. Durante questa settimana di allenamenti, Gattuso dovrà essere bravo ad isolare la squadra dagli ambienti esterni, provando a migliorare di conseguenza l’affiatamento e la tranquillità di ogni singolo. Poi tutto ciò dovrà essere affinato nelle due settimane di pausa, prima di cominciare un nuovo anno che i tifosi sperano migliore di questo appena trascorso.
Come ha detto lo stesso Ringhio, il problema non è sicuramente la squadra, costruita sapientemente nel corso degli anni per poter lottare ai vertici del calcio italiano, ma il mercato di gennaio probabilmente dovrà regalare qualcosina. Servirà del tempo anche per entrare nei dettami tattici del nuovo mister, sicuramente differenti da quelli dei suoi predecessori; nulla è ovviamente ancora perduto, ma lo scossone decisivo dovrà arrivare per forza di cose il prima possibile.
Inoltre continua a tener banco la grana Insigne, reputato dai tifosi come uno dei maggiori responsabili di quanto avvenuto negli ultimi mesi. Il capitano azzurro è diventato irriconoscibile e non si spengono le voci di mercato nei suoi confronti, ma questo è un altro discorso.
Insomma, Gattuso si ritrova davanti un’autentica montagna da scalare e non occorre nemmeno continuare a parlare di obiettivi stagionali. Deve essere fatto un ragionamento partita per partita soprattutto perché, negli ultimi anni, il Napoli non ha mai vissuto un momento così tanto delicato e non ha ancora ben capito come poterne uscire.
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