Un carico di tasse arriva per Natale 2019 e le casse dello Stato ringraziano: l’ultimo mese dell’anno è quello dei preparativi natalizi, tra regali e tredicesime in arrivo sulla busta paga. Eppure anche lo Stato sorride a dicembre: merito dei versamenti dell’Imu e della Tasi, così come delle ritenute Irpef e dell’Iva. La Cgia di Mestre ha elaborato un report diffuso da Adnkronos nel quale ha fatto un po’ di conti.
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Tasse Natale 2019: quanto incasserà lo Stato
Più precisamente dal versamento Imu-Tasi le tasse che i contribuenti saranno tenute a pagare ammontano a circa 9,6 miliardi di euro, mentre per ciò che concerne le ritenute Irpef dei lavoratori dipendenti e dei collaboratori il gettito ammonta a 13,6 miliardi, comunque minore del versamento Iva, previsto sui 19,7 miliardi di euro. Complessivamente sono 42,9 miliardi di euro: questa la cifra accumulata sullo scontrino di fine anno a seguito delle scadenze fiscali da ottemperare, senza includere la Tari, che in alcuni Comuni si paga proprio alla fine dell’anno.
Tasse Natale 2019: troppe tasse penalizzano l’economia interna
La forte pressione fiscale rischia comunque di essere un problema non indifferente le cui conseguenze ricadono sull’economia interna. Il segretario della Cgia Renato Mason ha affermato che negli ultimi anni “un carico tributario eccessivo e una platea di servizi erogati dall’Amministrazione pubblica in flessione sia in termini di qualità che di quantità hanno contribuito sensibilmente alla contrazione della domanda interna e degli investimenti”. Per le piccole e piccolissime imprese il problema vero è “l’effetto combinato delle troppe tasse”, nonché del “calo dei consumi delle famiglie e della contrazione dei prestiti bancari”, che hanno determinato “squilibri finanziari tali da costringere tantissimi artigiani e piccoli commercianti a chiudere definitivamente l’attività”.
Per alcuni la tredicesima pagherà le tasse
Effetti negativi anche sulla spesa natalizia, visto che un contribuente su 5 utilizzerà la tredicesima per pagare le tasse, e il trend continuerà a essere in calo. A essere più penalizzati, secondo Paolo Zabeo della Cgia, “i negozi di vicinato”, mentre “con meno tasse e con una tredicesima più pesante, daremmo sicuramente più slancio alla domanda interna che, in Italia, rimane ancora troppo debole, anche nei restanti 11 mesi dell’anno”.
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