Pensioni ultime notizie: il dirigente del Partito Democratico Cesare Damiano insiste sul superamento della Legge Fornero. Da sempre attivo nel proporre soluzioni di flessibilità in uscita, nelle ultime settimane sta tornando in auge una vecchia proposta di cui lo stesso Damiano, insieme a Baretta e Gnecchi, è uno dei firmatari, ovvero il Ddl 857, che sintetizzando il concetto propone l’uscita anticipata a 62-63 anni di età e 35 anni di contributi.
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Pensioni ultime notizie: Damiano vuole superare Legge Fornero
Damiano ha affermato che da tempo sta insistendo al fine di superare quelle leggi che negli ultimi anni hanno prodotto gravi conseguenze e problemi ai lavoratori. “Si tratterebbe di una scelta di sinistra a difesa dei più deboli”, rivendica il dirigente PD, che poi elenca i due punti chiave sui quali agire. “La prima è la Legge Monti-Fornero, che va superata introducendo, in modo strutturale, il criterio della flessibilità e la possibilità dell’anticipo pensionistico rispetto agli attuali 67 anni di età per la pensione di vecchiaia”. Qui cade per l’appunto il Ddl 857, rivisto però rispetto all’impianto originario del 2013, magari privo di quella penalizzazione del 2% annuo (8% complessivo) che oggi, con il sistema contributivo per tutti, sarebbe pressoché inutile. Il Ddl 857 rientrerebbe dunque con forza nel novero delle soluzioni che eviterebbero le gravi conseguenze del post Quota 100, con lo scalone di 5 anni (chi compirà i requisiti di Quota 100 nel 2022 dovrà aspettare 5 anni di età o di contributi per andare in pensione).
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Pensioni ultime notizie: Cesare Damiano sul Jobs Act
Non solo pensioni: Damiano parla anche di lavoro, soffermandosi sul Jobs Act, che è il secondo aspetto sul quale intervenire. Tale provvedimento, spiega il dirigente dem, “ha reso liberi i licenziamenti”. Riprendendo così le parole di Landini, secondo cui occorrerebbe intervenire a tutela dei licenziamenti illegittimi, Damiano propone di ripristinare in tali casi “la reintegra nel posto di lavoro”.
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