Pagare il bollo auto, le multe, la Tari, ma anche venire istantaneamente a conoscenza delle più normali comunicazioni: tutto questo si potrà fare tramite apposita applicazione, denominata AppIO, che sarà a disposizione degli utenti entro fine febbraio. L’app sarà scaricabile sullo smartphone e per accedere ai servizi e alle funzionalità bisognerà inserire le proprie credenziali relative all’identità digitale. Una volta effettuato l’accesso si avranno a disposizione i servizi della Pubblica Amministrazione. Della novità ha parlato il ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, in un’intervista al quotidiano Il Messaggero.
Bollo auto, Tari e multe: pagamento con app, parla il ministro Pisano
Per il ministro Paola Pisano è arrivato il momento di essere più concreti, e soprattutto di elevare la classifica dell’Italia nei Paesi più digitalizzati a livello economico e sociale, visto che per ora siamo 24esimi su 28 Paesi, con solo il 37% di persone che utilizzano i servizi online della Pubblica Amministrazione.
Tra i risultati immediati elaborati dal Ministero per l’Innovazione, Pisano parla di appIO. “Entro fine febbraio il cittadino, dopo aver scaricato l’app sullo smartphone e aver eseguito l’accesso con l’identità digitale, avrà a disposizione i servizi della PA. Non solo potrà ricevere comunicazioni”, spiega il ministro, “ma anche pagare Tari, bollo auto, multe oppure iscrivere i figli a scuola e pagare la mensa. Si evitano code e complicazioni”.
Bollo auto e PagoPA: cosa cambia nel 2020
A proposito di bollo auto, ormai è ben noto che a partire dal 1° gennaio 2020 il pagamento dell’imposta sull’auto di proprietà sarà effettuato direttamente sui canali PagoPA. Per i contribuenti non cambia nulla, mentre la transizione per la PA sarà immediata. La questione non riguarda solo il bollo auto, ma anche in generale tutti i pagamenti verso la PA. Stando alle ultime notizie, tuttavia, il sistema per effettuare pagamenti elettronici verso la Pubblica Amministrazione potrebbe diventare obbligatorio solo a partire da giugno 2020. Il ministro Pisano non parla di obbligo, però: “Lavoriamo per lo switch off, come avvenuto con la fattura elettronica, per fare in modo che non ci siano periodi di sperimentazione con parallelismo tra analogico e digitale. Utilizzeremo questo modello ma è ovvio che non potremo farlo dal 1° gennaio. L’importante è che i cittadini che vogliono farlo ora possono, che ci costi si abbattano e che risolviamo il problema delle cartelle pazze”, ha concluso.
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