Carta di debito eToro: nuova offerta in un mercato già ampio

Pubblicato il 18 Dicembre 2019 alle 19:00 Autore: Giovanni Frulio

In eToro puntano a diversificare le proprie entrate nel comparto commerciale puntando alla fidelizzazione del cliente anche attraverso una carta di debito.

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Carta di debito eToro: nuova offerta in ampio mercato

La piattaforma di trading eToro ha lasciato trapelare nelle scorse settimane l’eventualità di un lancio sul mercato di una carta di pagamento proprio a marchio eToro. Il piano strategico dell’azienda sarebbe proprio quello di inserirsi nel florido mercato delle carte di pagamento con una carta di debito che per ora non è noto ancora se si baserà su circuiti tradizionali come Mastercard o Visa o si servirà di una diversa rete. La notizia rimbalza negli ambienti vicini al mondo delle cryptovalute e del trading, infatti ne parla un portale specializzato proprio in monete virtuali, CoinRivet, ma si attende comunque la conferma ufficiale da parte dell’azienda su tempistiche e caratteristiche.

È chiaro l’intento della piattaforma di diversificare le proprie entrate concentrandosi, almeno per ora, principalmente sul settore commerciale puntando alla fidelizzazione del cliente attraverso diverse categorie di servizio che in futuro, da quanto si apprende sul sito, comprenderanno anche una carta di debito.

Il progetto di eToro ha portato una rivoluzione nel mondo della finanza e del trading rendendo popolari una serie di strumenti finanziari che prima erano accessibili soltanto attraverso un ristretto gruppo di intermediari tradizionali. Oggi il mercato si mostra decisamente più aperto e nelle possibilità di offrirsi ad un target di massa con una notevole riduzione della dipendenza dalle istituzioni finanziarie.

Un tentativo di diversificazione

Il trading online è cresciuto molto negli ultimi anni ed ha generato un traffico con volumi di scambio impressionanti, ma i numeri che spiegano meglio il fenomeno sono quelli a medio e lungo termine: l’80% degli utenti che si approcciano al trading online come prima esperienza di investimento, abbandona il mercato entro i primi 24 mesi e soltanto poco più dell’1% diviene capace di generare profitti al netto di spese e commissioni. Questo è dovuto anche alle scarse competenze e conoscenze dello strumento e della sua regolamentazione anche dal punto di vista fiscale. È quindi evidente che optare per una diversificazione può arginare il fenomeno dell’abbandono del sistema e può favorire un processo di strutturazione proprio grazie al potenziale dell’integrazione dei servizi. Ne caso di eToro, appunto, l’integrazione può essere la chiave del successo di questa impresa che di certo non rappresenterebbe altrimenti nulla di fortemente innovativo in un mercato già affollato come quello delle carte di pagamento.

Le carte di pagamento incrementano il loro peso

Le statistiche della Banca d’Italia, infatti, ci restituiscono un dato importante: nel nostro Paese già nel 2017 si sono superati i 5 miliardi di operazioni attraverso le carte di pagamento, ovvero la metà del totale delle operazioni alternative al contante. Se a questo si aggiunge che l’80% del volume di moneta trasferito passa ancora per bonifico bancario, significa che i pagamenti con carta stanno sostituendo proprio la fascia di transizioni di piccolissimi volumi che notoriamente appartiene al contante. In altre parole, le carte di pagamento sono a tutti gli effetti l’alternativa al contante che sempre di più sta trovando piede tra i consumatori italiani, in linea con le politiche del governo.

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L'autore: Giovanni Frulio

Appassionato di management aziendale ed energetico, seguo attivamente la politica ed il mondo delle imprese e della finanza.
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