Le classifiche musicali sono a ogni fine anno il classico dei classici. Il 2019 ha visto pubblicati album di grande livello, che hanno fatto sì che quest’annata sia di qualità apprezzabilmente migliore rispetto all’anno precedente. Oggi prenderemo in esame i migliori album stranieri usciti quest’anno.
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Classifica dei migliori album stranieri: da Thom Yorke ai The Comet Is Coming
10° posto: Thom Yorke, Anima
La posizione di chiusura della Top 10 dei migliori album del 2019 è occupata dall’ex Radiohead Thom Yoke. Il suo disco, Anima, si ispira alle teorie di Carl Gustav Jung e la sua “psicologia del profondo”. Il concept ruota intorno a temi di attualità politica, all’influenza dello sviluppo tecnologico sugli individui e le psicosi che nascono dai ritmi dell’esistenza moderna. I brani migliori sono la ballad Dawn Chorus e The Axe.
09° posto: Big Thief, U.F.O.F.
Forse l’album che più fa capire il livello delle uscite del’anno in corso. In altri periodi, un disco come quello dei Big Thief, sarebbe potuto stare tranquillamente più in alto. La leader della band, Adrianne Lenker, dice che gli UFO di cui si parla nelle lyrics non sono per forza provenienti da un altro pianeta, ma si tratta di “Fare amicizia con l’ignoto. Tutte le mie canzoni parlano di questo”. Le tracce più rappresentative: U.F.O.F. e From.
08° posto: Kanye West, Jesus Is King
Disco anomalo, come il suo autore, a Jesus Is King spetta di diritto un posto nella classifica dei migliori album stranieri. Si tratta di una antologia di gospel, che mette n luce la bravura e il lato religioso di questo rapper. Simboli del disco: On God e Closed On Sunday.
07° posto: The Comet Is Coming, Trust In The Lifeforce Of The Deep Mystery
Shabaka Hutchings “sporca” il jazz con la musica elettronica e il risultato è questo capolavoro. Ben rappresentato dalle tracce Summon The Fire e Blood Of The Past, questo trio non solo è valido su disco, ma lo è ancora di più on stage.
Le posizioni centrali
06° posto: Tinariven, Armadjar
Uno dei migliori allbum nella carriera del gruppo maliano, Armadjar è nato durante il tragitto verso la capitale della Mauritania. Si respira un’atmosfera di libertà e tranquillità, accompagnate sempre al rimpianto per il loro Paese d’origine. Tracce più rappresentative: Amalouna e Kel Tinawen.
05° posto: Lana Del Rey, Norman Fucking Rockwell!
Il centro classifica spetta a questo disco di Lana Del Rey, in grado di scrivere davvero grandi pezzi, come Mariners Apartment Complex e Venice Bitch. Ma tutto il resto dell’album si mantiene a livelli considerevoli, che fan capire come sia troppo poca la considerazione di cui gode l’autrice tra addetti ai lavori e pubblico.
04° posto: Tyler The Creator, Igor.
Ai piedi del podio della lista dei migliori album stranieri troviamo il rapper californiano Tyler The Creator. Igor parla di una complicata love story. Sembra banale, ma ad arricchirla c’è la prestazione di Tyler, che non si fa mancare una contaminazione soul. Un grande album con i picchi di Earfquake e A Boy Is A Gun.
Classifica dei migliori album stranieri: il podio
03° posto: Billie Eilish, When We All Fall Asleep, Where Do We Go?
Ad aprire il podio della nostra classifica, la 18enne Billie Eilish, che dà prova di una maturità impressionante, specie su Bad Guy e Xanny. Billie è la new sensation del pop e c’è da scommetterci che ispirerà più di un cantante.
02° posto: Little Simz, Grey Area
Piazza d’onore per un esponente della via britannica verso il rap, che nel corso dell’anno ha vissuto un vero e proprio boom. Simbiatu Abisola Abiola Ajikawo è il vero nome di Little Simz ed evidenzia le sue origini nigeriane. Con il terzo album, di solito il più difficile, il rapper londinese ha sfornato invece il suo lavoro migliore, come testimoniato, tra le altre, dalle due tracce migliori, Offence e Venom.
01° posto: Nick Cave, Ghosteen
Ispirata al cantautore australiano da un evento tragico, la morte del figlio Arthur, Ghosteen è una riflessione su come si reagisce a una perdita tanto devastante. Nick Cave si discosta dal suo solito stile, ma non importa: la scrittura dell’album è semplicemente perfetta, ancor più in evidenza sulla title track e in Sun Forest. Vertice della classifica dei migliori album stranieri pienamente meritato, per un lavoro che si avvia a diventare un instant classic.
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