Pensioni ultima ora: Quota 100, ecco le soluzioni alternative del governo

Pubblicato il 18 Dicembre 2019 alle 17:45 Autore: Giuseppe Spadaro

Pensioni ultima ora, si moltiplicano le ipotesi sulle strade che il governo potrà percorrere per il dopo Quota 100. C’è Quota 41 ma non solo.

Palazzo Chigi
Pensioni ultima ora: Quota 100, ecco le soluzioni alternative del governo

Pensioni ultima ora: Quota 100 è la misura che ha caratterizzato il dibattito previdenziale negli ultimi tempi. E nei prossimi mesi cosa accadrà? Probabilmente il governo in carica, stando ad alcune anticipazioni fornite dal ministro Catalfo, si appresta a rivedere la materia pensionistica. Ma non è ancora chiaro in quale direzione.

Pensioni ultima ora, la storia del lavoratore che compie gli anni a febbraio 2022

Uno dei servizi andati in onda durante l’ultima puntata della trasmissione tv Di Martedì si è concentrato sul tema Quota 100 raccontando la storia di un lavoratore che potrebbe per qualche settimana non beneficiare della misura in quanto compie 62 anni poco dopo il 31 dicembre 2021 ovvero dopo il termine ultimo del triennio in cui sarà valida Quota 100.

Nel servizio si fa riferimento alla storia di un lavoratore che presta servizio da 38 anni presso il centro elaborazioni dati di una ONLUS. Sarebbe voluto andare in pensione anticipata con quota 100 ma – racconta il signor Tino intervistato da La7 – “compio 62 anni il 5 febbraio del 2022 e Quota 100 scade il 31 dicembre 2021. Quindi io per 1 mese 6 giorni non riesco ad andarci”. In pratica si tratta di uno dei tanti lavoratori che incappano nel cosiddetto scalone perché Quota 100 dura solo 3 anni. “Se il governo non trova altre soluzioni io sono costretto ad andare in pensione il 1° dicembre del 2024”.

Possibili soluzioni per il dopo Quota 100

Pensioni ultima ora – Quali sono le soluzioni al momento al vaglio del governo? La prima potrebbe essere Quota 41. Così come preventivato nel programma di governo del Conte I, sostenuto all’epoca da M5S e Lega, passare dopo Quota 100 – che dà la possibilità di andare in pensione con 62 anni e 38 anni di contributi versati – a Quota 41 ovvero una modalità con cui consentire di andare in pensione a tutti coloro che hanno versato 41 anni di contributi e di farlo a prescindere dall’età anagrafica. Ma non è l’unica soluzione possibile. Anche perché sconta il limite di necessitare di risorse aggiuntive rispetto a Quota 100.

Altre soluzioni citate nel servizio tv passa da altre strade. “Il presidente dell’Inps Tridico invece propone una uscita su misura in base alla  gravosità del lavoro svolto. Altra ipotesi: anticipare la pensione a 64 anni con 36 di contributi ma sarebbe più penalizzante di Quota 100. A parità di stipendio il pensionato quotista (stipendio 2300 euro) avrebbe una pensione di 1700 euro, con la nuova opzione di 1500, 200 euro in meno”. Tutte ipotesi che passeranno dal tavolo che il governo ha preannunciato di voler attivare a partire da gennaio 2020.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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