Meglio una soluzione di affitto o di acquisto di un immobile in questo preciso momento storico? Arrivati a dicembre 2019, dando un’occhiata alle stime e alle prospettive del domani, ci aspettano ancora diversi anni in cui i tassi di interesse saranno bassi e in cui stipulare un mutuo conviene. Ma la convenienza non sempre è dietro l’angolo, soprattutto se non si vogliono perdere soldi inutilmente. In certi casi, soprattutto quando non si è sicuri di restare nella città dove si è acquistato l’immobile almeno per tutta la durata del mutuo, si rischia di perdere, e anche non poco.
Affitto o acquisto immobile: cosa conviene e quando
Il confronto tra affitto e acquisto di un immobile è stato protagonista di un servizio realizzato da Felicia Mammone per DiMartedì. L’affitto, è la conclusione, potrebbe rappresentare la soluzione più conveniente dal punto di vista economico in alcuni casi, come nell’eventualità di un potenziale trasferimento improvviso per cause di lavoro o altro, oppure se si sia interessati a una casa più “chic”, non propriamente di lusso, ma comunque con tutti i comfort domestici e geografici (ad esempio una casa situata nel centro della città).
Surroga mutuo dicembre 2019: analisi andamento tassi e perché conviene
Casa in centro: affitto meglio di acquisto, ecco perché
Prendiamo come esempio una casa di 60 metri quadri ubicata nel centro città di una grande metropoli come può essere Roma, dove quindi gli affitti sono generalmente più cari. Un appartamento di questo tipo, in affitto costerebbe 1.600-1.700 euro mensili. Se si decidesse di acquistarla, si andrebbero a spendere tra i 550 e i 600 mila euro. Acquistando una casa di questo tipo tramite mutuo sarebbe una soluzione non conveniente, perché la rata mensile per un mutuo di 10 anni triplicherebbe quasi l’affitto, mentre a 30 anni, con una rata uguale all’affitto, sarebbero notevoli gli interessi da corrispondere (circa 100 mila euro).
Possibilità di trasferimento improvviso? Acquisto immobile non conviene
Il secondo esempio è una casa il cui prezzo di locazione ammonta a 800 euro, mentre il prezzo di vendita ruota attorno ai 200 mila euro. Si tratterebbe dunque di un buon investimento come prima casa, a condizione che l’acquirente ci resti per tutta la durata del mutuo. In caso di trasferimento improvviso dopo qualche anno, infatti, il soggetto che ha stipulato il mutuo andrebbe a rimetterci diversi soldi, perché anche affittando l’immobile (che diventerebbe seconda casa) non riuscirebbe a garantirsi la copertura necessaria per l’affitto di un altro immobile e per le tasse da pagare sulla seconda casa. Neppure in quest’ultimo caso, dunque, l’acquisto dell’immobile risulterebbe conveniente.
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