Intesa Sanpaolo ha comprato il 9,9% di Nexi: firmato un accordo di partnership sui sistemi di pagamento elettronici del valore di un miliardo di euro.
Intesa Sanpaolo: operazione da un miliardo di euro
Intesa Sanpaolo rileverà il 9,9% – più o meno 653 milioni di euro in azioni – della società di pagamenti digitali Nexi: la banca guidata da Carlo Messina entra nel capitale con l’ex Cartasì di Paolo Bertoluzzo in virtù di un accordo strategico di lungo periodo, avrà una durata di 25 anni, cioè fino al 2044.
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Parallelamente, Intesa ha ceduto a Nexi per un miliardo di euro – cifra che verrà versata a una controllata – il ramo del “merchant acquiring”, ossia quello relativo ai contratti con circa 180mila esercenti (più di 380mila punti vendita) per il pagamento con carta tramite i propri Pos (un rapporto che considerando solo il periodo che va da ottobre 2018 a settembre 2019 ha generato un volume di transazioni pari ad oltre 66 miliardi di euro).
Nexi diventa partner esclusivo della banca
Tra l’altro, sempre in virtù dell’accordo, Nexi diventerà il partner esclusivo di Intesa nel settore pay-tech: per i prossimi decenni la banca promuoverà e, quindi, distribuirà ai propri clienti le soluzioni tecnologiche sviluppate dalla società di pagamenti elettronici.
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Nel frattempo, con l’acquisizione del merchant acquiring di Intesa, per il 2020, Nexi prevede un utile netto di 61 milioni di euro e ricavi per 106 milioni. Il suddetto ramo d’azienda, nel 2018 ha fatto incassare ad Intesa proventi operativi netti per 74 milioni di euro e un utile netto di circa 48 milioni. Ora, si attende il nullaosta delle autorità di vigilanza; dopodiché si punta a perfezionare il closing entro l’estate del 2020 o comunque entro l’anno.
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