Sondaggi Ipsos, i flussi di voto a dicembre 2019: Lega ad alta fedeltà
Sondaggi Ipsos: i flussi di voto a dicembre 2019. La Lega è il partito che riesce a fidelizzare, con più facilità, i propri elettori.
Il 21 dicembre 2019 è stato pubblicato l’ultimo sondaggio dell’anno di Ipsos per il Corriere. Si tratta di una rilevazione effettuata tra il 18 e il 19 dicembre 2019 con un campione di 1.000 intervistati (su 5.731 contatti) con metodo misto CATI-CAMI-CAWI.
Oltre all’andamento dei consensi, Ipsos mostra i flussi di voto, ovvero quanti elettori confermano il proprio voto a un determinato a partito? Quanti vanno a rafforzare le altre compagini e quali, invece, finiscono a rimpolpare le file dell’astensionismo?
Sondaggi Ipsos: la Lega si conferma primo partito, seppur in calo
Secondo l’ultimo sondaggio di Ipsos per il Corriere della Sera, la Lega si mantiene stabile in prima posizione. Il primo partito italiano perde terreno (-0,4%) ma rimane al di sopra dei 30 punti (31,5%). A gran distanza troviamo il PD (al 18,2%, in leggerissimo aumento, di un decimale) e il Movimento 5 Stelle (17,7%). Proprio i pentastellati avrebbero fatto un notevole passo in avanti (+1,1%) rispetto alla rilevazione di fine novembre. Italia Viva non si smuove dal risultato della sua prima rilevazione: il partito di Renzi è fermo al 5,3%.
Tornando alle forze del centrodestra, Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni perderebbe qualcosa (-0,3%) Ma mantiene la doppia cifra (10,3%). Passo in avanti, invece, di Forza Italia. I forzisti incamerano l’1,2% in più risultando il partito con il maggior incremento rispetto al mese scorso. Il partito del cavaliere sarebbe, attualmente, al 7,4%. Nel complesso, le tre forze del centrodestra sfiorano il 50%.
Lega ad “alta fedeltà”
Passando ai flussi di voto, la Lega sarebbe il partito con il maggior tasso di riconferma: l’82,7% di coloro che votarono il carroccio alle ultime europee, tornerebbe a votare Lega. Nessun partito si avvicina al tasso di riconferma della forza politica guidata da Salvini: il M5S si ferma al 73,9%; FDI al 70,7%; FI al 70,6% e il PD al 60,5%. I dem risultano penalizzati dalla scissione operata da Renzi con Italia Viva (che prenderebbe il 12% dell’elettorato del PD).
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Le forze dell’esecutivo mobilitano maggiormente l’elettorato astensionista
Il Movimento 5 Stelle risulta essere il partito che mobilita maggiormente gli astensionisti (con un 6,5% di questi che si decanterebbe per i pentastellati). Segue proprio il PD (4,4%) e, poco distanziati l’uno dall’altra, troviamo Lega (3,3%) e Fratelli d’Italia (3,1%). Interessante anche l’ottimo dato (in proporzione) degli astensionisti che decidono di optare per altre liste di centrosinistra (2,5%). Le forze politiche con minor capacità di attrazione sono quelle centriste, rappresentate da Matteo Renzi (con Italia Viva) e Silvio Berlusconi (con Forza Italia).
Nota metodologica: sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera con campione rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne residente in Italia secondo età, grado di studio, area geografica e dimensione del Comune di residenza. Interviste effettuate con metodo misto CATI/CAMI/CAWI a 1.000 soggetti su un totale di 5.731 contatti. Il sondaggio è stato realizzato tra il 18 e il 19 dicembre 2019. I risultati del sondaggio si basano sulle 1.000 interviste effettuate tra il 18 e il 19 dicembre, nonché su un archivio di 4.000 interviste effettuate tra il 20 novembre e il 16 dicembre 2019. La nota metodologica integrale verrà inserita nel sito ministeriale sondaggipoliticoelettorali.it
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