Atalanta e Milan, un 2019 ai poli opposti

Pubblicato il 22 Dicembre 2019 alle 18:37 Autore: Lorenzo Annis

Atalanta e Milan si sono sfidati alle 12:30 nell’incontro valido per la diciassettesima giornata di Serie A, l’ultimo lunch match dell’anno. La Dea…

Atalanta e Milan, un 2019 ai poli opposti
Atalanta e Milan, un 2019 ai poli opposti

Atalanta e Milan si sono sfidate alle ore 12:30 nell’incontro valido per la diciassettesima giornata di Serie A, l’ultimo lunch match dell’anno. La Dea ha strapazzato il Diavolo infliggendogli cinque gol e una lezione dura da digerire. Le due formazioni hanno concluso il 2019 all’opposto di umori e condizione, sulla falsariga di quanto capitato per tutto l’arco dell’anno.

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L’annata d’oro dell’Atalanta

I bergamaschi si sono resi protagonisti di un’annata indimenticabile. Tra la prima qualificazione in Champions League ottenuta a maggio e lo storico passaggio del turno nella stessa competizione avvenuto soltanto qualche settimana fa, c’è stato parecchio da festeggiare dalle parti di Bergamo.

La classifica di Serie A vede i nerazzurri al quinto posto e dunque in piena zona Europa, obiettivo diventato ormai ogni anno alla portata. Un evento però impossibile da pensare prima dell’avvento in panchina di Gian Piero Gasperini, anche oggi giustamente omaggiato dalla sua tifoseria verso la fine del match. La squadra appare essere in costante crescita, ma la concorrenza in campionato è aumentata: con il ritorno forte delle romane infatti, quest’anno sarà più difficile entrare nelle prime quattro, ma sicuramente non impossibile. Il buon proposito per il 2020 è quello di continuare alla grande questo percorso, che è riuscito a spingere anche altre cosiddette “squadre di provincia” a cominciare a sognare rendendo di fatto l’Atalanta un bell’esempio da seguire.

Milan da incubo, oggi l’ultima goccia

Discorso completamente opposto invece quello riguardante i meneghini. I rossoneri hanno cominciato sfiorando l’accesso alla tanto ambita Champions League, sfumato poi per un punto, salvo veder precipitare completamente la situazione nel giro di poche settimane.

Dapprima è arrivata l’esclusione dalle coppe europee con annesso addio all’Europa League, poi tutte le vicissitudini che stanno contraddistinguendo per l’ennesima volta la loro stagione. La classifica piange considerati i soli ventuno punti conquistati fin qui e il futuro è grigio. La debacle in casa dell’Atalanta potrebbe aver rappresentato la classica goccia che fa traboccare il vaso: i tifosi sono furiosi con squadra e società e in mezzo si trova Pioli, sul quale stanno ricadendo meno colpe di quanto preventivato. Anche perché una situazione del genere sarebbe difficile da gestire per chiunque. Giunti quasi al giro di boa, urge assolutamente un cambiamento radicale, anche e non solo per evitare di ristagnare nelle zone centrali della classifica ancora per molto tempo. In ogni caso questo è stato un anno completamente da dimenticare per tutto l’ambiente, forse anche peggiore rispetto agli ultimi. E stavolta non è davvero più concesso sbagliare.

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L'autore: Lorenzo Annis

Nato il 1° luglio del 1996, è nel Termometro Politico dal 2017. Scrive prevalentemente di sport dividendosi tra pallone e pedali, le sue più grandi passioni sportive.
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