Pensioni ultima ora: accedere all’età pensionabile è spesso l’obiettivo di una vita. Lavorare significa sacrificio che gli anni della pensione possono ripagare soprattutto se, a fronte di una entrata soddisfacente, l’interessato gode di buona salute ed è in condizione di continuare a svolgere le mansioni quotidiane magari trascorrendo di momenti di relax dopo gli anni di lavoro.
Pensioni ultima ora, i ritardi nel pagamento della pensione
Da alcuni mesi è entrata in vigore Quota 100. Una modalità di accesso alla pensione anticipata che consente di avere l’assegno pensionistico a coloro che hanno raggiunto i due requisiti base previsti dalla norme in vigore per il triennio 2019-2021: 62 anni di età e 38 anni di contributi versati. Purtroppo alcuni incappano in ritardi burocratici che di fatto rallentano il pagamento della pensione. C’è chi per il primo versamento vede man mano allungarsi i tempi del ritardo. Questo raccontano le molte segnalazioni che giungono alle redazioni di media e testate specializzate. Non sono infatti pochi gli utenti che si chiedono cosa possono fare e come possono agire per sbloccare la situazione e dunque chiedere all’Inps di accelerare i tempi.
Quota 100, i tempi di lavorazione delle pratiche
Pensioni ultima ora – Può succedere ai beneficiari di Quota 100 ma non solo. Molto spesso dipende dai tempi di lavorazione delle pratiche. Ci si trova di fronte a casi di soggetti che avendo diritto di beneficiare di Quota 100, hanno fatto domanda all’Inps ma a distanza di mesi non hanno ancora percepito alcuna cifra. E magari neanche ottenuto una risposta esauriente circa i tempi di risoluzione della stessa pratica.
Prendiamo l’esempio di quanto ha scritto un lettore al sito notizieora.it “mia moglie Docente di lettere di un Istituto di II grado di Napoli, in pensione con quota 100 dal primo settembre 2019, a tutt’oggi non ha ancora ricevuto il pagamento della pensione con un arretrato di ben quattro mesi. Il funzionario dell’INPS ha comunicato che la pensione non arriverà prima del 20 febbraio 2020. Appare assurdo, oltre che palesemente illegittimo, che L’INPS di Napoli-Vomero non abbia provveduto in tempo utile a dotarsi di uomini e risorse per far fronte all’esodo, pur preannunciato, relativo a quota 100. Il ritardo dei pagamenti di sei mensilità comporta per i neo pensionati un danno inestimabile, che configura, anche in termini di responsabilità erariale, un danno per la Pubblica Amministrazione”.
Gli utenti che dovessero trovarsi di fronte a tali situazioni possono contattare l’Inps secondo le varie modalità previste per sollecitare il disbrigo della pratica o chiedere delucidazioni in merito ad eventuali complicazioni relative alla stessa.
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