Sondaggi elettorali Swg, cresce solo la Lega tra i grandi partiti
Sondaggi elettorali SWG, cresce del 0,7% solo la Lega tra i grandi partiti, mentre sono in calo deciso PD, ai minimi, e Italia Viva
Ci sono buone novità solo per la Lega nell’ultimo dei sondaggi elettorali di Swg prima di Natale. È infatti il partito di Salvini l’unico a crescere questa settimana, almeno tra le grandi formazioni. Di conseguenza il centrodestra riprende a salire dopo alcune settimane di appannamento. Il dato è che l’opposizione di centrodestra rimane maggioritaria nel Paese, sfiora il 50% e se si votasse oggi andrebbe al governo senza troppo sforzo.
Il ruolo delle sardine nello spostare consenso è stato marginale e probabilmente sarà più rilevante nel voto del 26 gennaio in Emilia Romagna.
Il PD scende a livelli minimi, non toccati da molti mesi, questo nonostante in realtà anche Italia Viva non avanzi per nulla, anzi. E il Movimento 5 Stelle rimanga fermo.
Il governo a quanto pare sta logorando le forze di maggioranza.
Ma vediamo i numeri, raccolti tra il 18 e il 23 dicembre 2019 su 1500 con metodo CATI-CAMI-CAWI
Sondaggi elettorali Swg, il PD perde mezzo punto, scende al 17%
La Lega guadagna lo 0,7% in una settimana e si porta al 32,9%. Si tratta di un livello basso rispetto a quello toccato nell’ultimo anno, ma rappresenta un cambio di passo dopo i cali delle ultime settimane.
In compenso appaiono in calo sia Fratelli d’Italia che Forza Italia, che perdono ognuno due decimi, andando al 10,5% e al 5,5%. Mentre Cambiamo! di Toti rimane fermo all’1%
Nella maggioranza il PD perde ben mezzo punto e tocca un nuovo minimo, il 17%. Appare per il centrosinistra particolarmente preoccupante visto che Italia Viva scende dello 0,4%, al 4,7%.
Tra le ragioni vi è anche l’incremento di forze più piccole che stanno diventando più attrattive.
Ad esempio Sinistra Italia/Articolo 1 va al 3,7% guadagnando due decimi.
Come anche Azione che arriva all’1,3%. Su anche +Europa, sempre dello 0,2%, all’1,6%. Scendono invece i Verdi, dello 0,3%, e ora sono intorno al 2%.
Assolutamente fermo il Movimento 5 Stelle al 15,7%. Crescono poi sia gli astenuti, dal 38% al 40%, che i partiti sotto l’1%, dall’1,9% al 2,1%
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