Reddito di cittadinanza: dopo il 31 dicembre, l’accredito non sarà rinnovato in automatico. Cosa bisogna fare per continuare a percepire il sussidio anche nel 2020?
Reddito di cittadinanza: non si percepisce automaticamente nel 2020
Il Reddito di cittadinanza, come misura, è stato confermato anche per il 2020, tuttavia, alcuni beneficiari potrebbero vederselo temporaneamente sospeso se non procederanno all’aggiornamento dell’Isee. Come disposto dall’articolo 5 del decreto 4/2019 (poi convertito in Legge 26/2019) – la norma che introduce e regola l’erogazione della prestazione – è necessario “aggiornare l’Isee alla scadenza del periodo di validità dell’indicatore”. Insomma, chi tuttora percepisce il RdC non lo percepirà in automatico nel 2020.
Necessario aggiornare l’Isee
Perché venga confermata (senza necessità di presentare una nuova domanda) – e quindi per ricevere la suddetta misura di sostegno economico – basterà dimostrare di essere ancora in una posizione reddituale che soddisfi i requisiti fissati. Ora, tutte le attestazioni Isee rilasciate – a gennaio o ad agosto ormai non fa più differenza – risultano in scadenza a seguito delle modifiche normative introdotte nel corso del 2019: in pratica, non saranno più valide dopo il 31 dicembre. Dunque, dovrà essere presentata una nuova DSU successivamente al primo gennaio 2020.
Reddito di cittadinanza: Isse più semplice con DSU precompilata
Tra l’altro, a partire dal primo gennaio 2020, esordirà la DSU precompilata dall’Inps per tutte le famiglie che nel triennio 2016-2018 hanno presentato almeno una Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini Isee, quindi, la richiesta – da effettuare online – dell’Isee dovrebbe essere molto più semplice rispetto al recente passato: tale disposizione, ovviamente, andrà a favorire anche i beneficiari del Reddito di cittadinanza che dovranno procedere all’aggiornamento dell’Isee per continuare a ricevere il sussidio fino a scadenza naturale senza dover effettuare una nuova domanda (necessaria solo dopo il 18esimo mese di fruizione).
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