Pensioni 2020 – Il 2019 potrebbe rivelarsi dal punto di vista della materia pensionistica un anno che prelude ad importanti novità. Perché secondo quanto dichiarato da esponenti di primo piano del Governo Conte bis, come il ministro Nunzia Catalfo, sarebbe prossimo l’avvio di una sorta di cantiere previdenziale. Ovvero un tavolo a cui siederanno, tra gli altri, esecutivo e parti sociali per definire le misure previdenziali del futuro. L’ambizioso obiettivo è il superamento della riforma Fornero.
Pensioni 2020, pensione di vecchiaia
Tornando alla stretta attualità, andiamo a vedere quali sono le condizioni ed i requisiti necessari per accedere all’età pensionistica secondo le misure attualmente in vigore. Partiamo dalla pensione di vecchiaia: il limite resta fissato ai 67 anni. Dunque è possibile accedere alla pensione di vecchiaia dopo i 67 anni. Il termine sarà valido per il prossimo biennio: 2020 e 2021. «A decorrere dal 1 gennaio 2021, i requisiti di accesso ai trattamenti pensionistici non sono ulteriormente incrementati» è scritto nel decreto del ministero dell’Economia. Per tale ragione potranno accedere alla pensione di vecchiaia a partire dal 1° gennaio 2020, e sino al 31 dicembre 2020, coloro che sono nati nel 1953. Mentre l’anno successivo, quindi nel 2021, toccherà a chi è nato nel 1954.
Opzione donna
Pensioni 2020 – Dopo la pensione di vecchiaia vediamo quale è il funzionamento di Opzione Donna che sarà valida, come preannunciato, anche per il 2020. Innanzitutto in cosa consiste?
Si tratta di una prestazione economica erogata, a domanda, alle lavoratrici dipendenti e autonome che optano per il sistema di calcolo contributivo della pensione. I requisiti? Le lavoratrici devono aver compiuto 58 anni di età (59 per le autonome) e, come vedremo, versato 35 anni di contributi.
Ai fini del conseguimento della pensione è richiesta la cessazione del rapporto di lavoro dipendente. Non è invece richiesta la cessazione dell’attività svolta in qualità di lavoratrice autonoma. Ai fini del perfezionamento del requisito contributivo è valutabile la contribuzione a qualsiasi titolo versata o accreditata in favore dell’assicurata, fermo restando il contestuale perfezionamento del requisito di 35 anni di contribuzione al netto dei periodi di malattia, disoccupazione e/o prestazioni equivalenti, ove richiesto dalla gestione a carico della quale è liquidato il trattamento pensionistico.
Le lavoratrici conseguono il diritto alla decorrenza del trattamento pensionistico trascorsi:
- 12 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento pensionistico sia liquidato a carico delle forme di previdenza dei lavoratori dipendenti;
- 18 mesi dalla data di maturazione dei requisiti, nel caso in cui il trattamento sia liquidato a carico delle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi.
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