Rinnovo contratto bancari 2020: importo aumento e cosa cambia
Rinnovo contratto bancari: i punti chiave dell’accordo raggiunto tra Abi e organizzazioni sindacali di settore con i commenti dei diretti interessati.
Spesso vi diamo aggiornamenti sulle trattative che riguardano il rinnovo dei contratti (qui un nostro articolo su rinnovo contratti statali). In questo caso caso trattativa conclusa e contratto firmato. Di cosa parliamo? È l’esito del tavolo che ha portato al rinnovo contratto bancari 2020 che riguarda 282 mila bancari. A dare l’annuncio pochi giorni fa, con un comunicato congiunto, sono state le organizzazioni sindacali che rappresentano la categoria di lavoratori bancari. Nel testo sono racchiusi i punti sintetici dell’intesa.
Rinnovo contratto bancari 2020, alcuni punti chiave
Il comunicato è firmato da Fabi-First/Cisl-Fisac/Cgil-Uilca/Uil-Unisin. La scadenza del contratto è datata 31 dicembre 2022.
Uno degli aspetti più importanti riguarda l’intesa economica. Il contratto prevede un aumento di € 190,00 per la figura media (3^AP 4^L) in tre tranche: 1/1/2020 – € 80,00; 1/1/2021 – € 70,00; 1/12/2022 – € 40,00.
È stato eliminato il livello di inserimento. È stato istituito un Comitato Nazionale Bilaterale paritetico sull’impatto delle nuove tecnologie e della digitalizzazione con funzioni di cabina di regia che si occuperà di monitoraggio e analisi del cambiamento conseguente alle nuove tecnologie e di elaborazione di soluzioni condivise tra le Parti nazionali: tra queste soluzioni rientrano anche quelle relative agli inquadramenti delle nuove figure professionali legate alle innovazioni tecnologiche.
Altro punto determinante è quello che riguarda la valutazione professionale. Infatti il mancato raggiungimento degli obiettivi quantitativi commerciali non determina una valutazione negativa e non costituisce inadempimento del dovere di collaborazione.
Commento organizzazioni sindacali
Rinnovo contratto bancari 2020 – Il segretario della Fabi Lando Maria Sileoni, tra le organizzazioni sindacali più rappresentative del settore, ha commentato così il raggiungimento dell’intesa. È stato “ottenuto un importante riconoscimento economico. Abbiamo in mano un fondamentale strumento per tutelare la categoria. Sulla vendita dei prodotti finanziari e la svolta: avremo un controllo diretto e obblighiamo i banchieri a condividere le politiche di vendita. Respinto il tentativo di Abi di contrattualizzare il lavoro ibrido”.
Altrettanto positive le parole del segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani “un grande risultato per la categoria, che premia l’impegno del sindacato e mette al centro il valore della persona”.
Rinnovo contratto bancari 2020 – Intervento Associazione Bancaria Italiana (Abi)
Dopo le voci delle organizzazioni sindacali passiamo all’intervento dell’Associazione Bancaria Italiani (Abi) che ha parlato di accordo “raggiunto dopo una lunga trattativa e un serrato confronto”. Gli elementi che caratterizzano l’intesa – ha sottolineato l’Abi – sono quelli sulla valorizzazione di aspetti di rilievo sociale (per esempio, aspettativa e permessi per malattia; permessi per maternità/paternità/cura familiare), di conciliazione vita/lavoro (per esempio, lavoro a tempo parziale, lavoro agile, banca del tempo), nonché in tema di “tutele” (ad esempio, procedimenti disciplinari, tutela per fatti commessi nell’esercizio delle funzioni), politiche commerciali (per esempio, con l’inserimento dell’accordo del 2017 quale parte integrante del contratto), livello retributivo di inserimento professionale (abrogando l’istituto anche in un’ottica di attrattività per giovani generazioni con più sviluppate competenze digitali), formazione (anche con riguardo allo smart learning), salute e sicurezza (prevedendo il concreto avvio dei lavori di una commissione nazionale).
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