Il 2019 non è stato un anno positivo per quanto riguarda la fiducia nelle principali istituzioni. La ricerca annuale di Demos mostra come in 12 mesi ad avere accresciuto la propria popolarità, tra l’altro solo di un punto, siano state solo le Forze dell’Ordine, da sempre in testa, salite dal 72% al 73%, l’Unione Europea, che va dal 33% al 34%, e i partiti, dall’8% al 9%.
Per il resto vi è stabilità o calo. Crolla la fiducia nel Papa, dal 72% al 66%. Ma è comunque di 12 punti più alta di quella verso Papa Benedetto XVI nel 2009.
Male anche la magistratura, pure essa in forte diminuzione di sei punti, dal 42% al 36%.
La UE nonostante il recupero degli ultimi due anni vive una grossa perdita di fiducia, di 15 punti, rispetto a 10 anni fa.
In crisi anche la popolarità delle associazioni degli imprenditori, che scende dal 29% al 24%.
Ma la sfiducia colpisce più di tutti lo Stato. In 10 anni la popolarità come istituzione è passata dal 33% al 22%. Sette di questi undici punti in meno sono stati persi nel 2019.
Giù anche la fiducia nel Parlamento, che aveva avuto una piccola ripresa.
Una conferma di questa sfiducia nello Stato e nel Parlamento forse viene dall’opinione positiva sul taglio dei parlamentari, che presso tutti i principali partiti raggiunge alti consensi, dal 79% tra i democratici al 93% tra gli elettori di Fratelli d’Italia.
Sondaggi politici Demos, cresce però la fiducia nei servizi
Al contrario cresce la fiducia nei principali servizi, come le scuole, pubbliche o private, le ferrovie e i trasporti. Certo, la percentuale di quanti dicono di essere molto o moltissimo soddisfatti, è comunque bassa. Del 48% nel caso delle scuole pubbliche, o del 36% in quello di trasporti urbani. Ma per esempio in questo caso si registra un +7% sullo scorso anno, e così anche accade anche per quanto riguarda le ferrovie.
Diminuisce invece la fiducia nella sanità, in quella pubblica cala dal 42% al 40%, in quella privata dal 61% al 59%
In generale cresce di poco il grado di soddisfazione nei servizi pubblici e privati, con quest ultimi che rimangono davanti.
Ma ancora più interessanti sono forse le differenze tra la fiducia nutrita nelle diverse aree del Paese.
Nel caso delle scuole pubbliche si passa da una popolarità del 53% al Nord Ovest e del 55% al Centro Nord (le regioni “rosse”) al 40% nel Mezzogiorno.
Le ferrovie invece sono molto più popolari nel Centro Sud, che qui include Lazio, Abruzzo e Molise, con una fiducia dl 51% che crolla al 27% nel Mezzogiorno.
Enormi le differenze nel giudizio sulla sanità pubblica, verso cui al Nord Est e nel Centro Nord il 53% ha fiducia, mentre nel Mezzogiorno solo il 23% ha un’opinione positiva.
Enormi differenze anche nella qualità delle strade. Dal 46% di approvazione nel Nord Est all’11% nel Sud e nelle Isole.
Le conclusioni quindi non possono essere che antiche. Si conferma infatti l’immagine di un Paese spaccato in due.
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