In caso di separazione non è raro che un coniuge prosciughi il conto corrente all’insaputa dell’altro. Naturalmente la legge punisce tal genere di comportamento.
Conto corrente prosciugato dall’ex coniuge: le ultime stime
Da una recente indagine condotta da Facile.it (1.015 interviste realizzate via Web nel corso del mese di novembre 2019) è emerso come circa il 17% dei divorziati e separati italiani abbia visto l’altro (ex) coniuge tenersi quanto depositato sul conto cointestato della coppia; è andata ancora peggio al 9,2% di questi ultimi che ha trovato il conto corrente prosciugato prima che la separazione diventasse effettiva.
In generale, stando sempre allo stesso dossier, il 65% dei divorziati e dei separati italiani è comunque dovuto entrare in disputa con l’ormai ex coniuge a causa del conto cointestato (anche se la cifra depositata, in media, non superava i 7.900 euro). In un caso su quattro i due ex coniugi non sono riusciti a trovare un accordo sulla divisione della somma depositata sul conto cointestato (dunque, è stato necessario rivolgersi a un avvocato o un giudice).
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Cosa dice la legge?
In caso di separazione o divorzio, la legge prevede che le somme depositate su un conto corrente cointestato vengano divise equamente a parte alcune eccezioni; una suddivisione diversa si applica, per esempio, se i coniugi sono in separazione dei beni oppure se parte del denaro depositato proviene da una donazione fatta a uno solo dei coniugi cointestatari. Cosa succede, quindi, se uno dei due coniugi si appropria di quanto depositato sul conto? A rispondere Giovanni Zanetti, il responsabile legale di Facile.it: “Qualora uno dei due coniugi, senza averne il diritto, prosciugasse il conto prima della separazione o tenesse per sé tutte le somme depositate, egli sarà tenuto a restituire all’altro intestatario l’importo eccedente la propria quota”.
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