È stata una stagione deludente quella del Milan vista fin qui. Dall’esclusione dall’Europa League al cambio di allenatori, con Ibrahimovic ufficialmente tornato dopo la prima esperienza di inizio decennio
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Milan, che delusione!
Doveva essere l’anno che avrebbe dovuto dare continuità ai risultati della stagione passata per il Milan – con la Champions sfiorata nell’ultimo turno di campionato non raggiunta per un solo punto – ma qualcosa è andato storto. Dopo le dimissioni di Gennaro Gattuso e l’esclusione alla partecipazione in Europa League, i rossoneri hanno affidato la loro panchina a Marco Giampaolo per dare una forte impronta sul piano del gioco e dello spettacolo. A questo si aggiungono vari colpi di mercato, come quello di Theo Hernandez e il mancato riscatto di Bakayoko, perno del centrocampo gattusiano.
Purtroppo per il Diavolo le premesse non sono state rispettate e vede già una stagione quasi buttata al vento. Dopo aver raccolto appena 9 punti in sette partite, l’ex allenatore della Sampdoria è stato esonerato: nessuna traccia del bel gioco visto a Genova e carenza di vittorie anche contro squadre assolutamente alla portata hanno costretto la società rossonera ad affidarsi a Stefano Pioli, anche se la situazione non è migliorata affatto. I rossoneri occupano attualmente l’undicesimo posto in classifica, con la zona Champions distante 14 lunghezze che sembra impossibile da raggiungere.
Numeri non da Milan
I risultati visti fin qui non sono positivi: 6 vittorie, 3 pareggi e 8 sconfitte in 17 partite sono numeri quasi da retrocessione. A questi si aggiungono i 24 gol subiti a fronte dei soli 16 segnati che sono troppo pochi per una squadra vogliosa di tornare agli splendori di una volta. Sul piano del gioco, però, con il nuovo allenatore si è visto qualcosa di buono: ciò lo dimostrano i 7 punti guadagnati in quattro partite, arrivati prima della disastrosa sconfitta di Bergamo contro l’Atalanta che tanto ha fatto infuriare i tifosi rossoneri nell’ultimo incontro in campionato.
Alla ricerca del gol perduto
Ciò che si evince da quanto scritto sopra, il Milan segna poco: solamente Spal, Udinese, Sampdoria e Brescia hanno fatto peggio. Nonostante il gioco propositivo proposto da Pioli, non è un caso che il capocannoniere della squadra sia il terzino Theo Hernandez con 4 gol. Anche Piatek ha realizzato lo stesso numero di reti, pochissimi considerando che tre però sono stati realizzati su rigore, mentre lo scorso anno ne aveva fatti registrare tredici in undici partite. Anche i numeri di Calhanoglu e Suso sono deludenti: in queste prime 17 giornate hanno segnato solamente in tre occasioni.
Ora, con il ritorno di Zlatan Ibrahimovic, il Milan dovrà cambiare rotta e risalire la china al più presto possibile. Con un Ibra in più, riuscirà il Milan a salvare le sorti di questo campionato fin qui al di sotto delle aspettative?
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