La stagione del Napoli vista fin qui è stata un’altalena: disastro in campionato, sicurezza in Champions, mentre la panchina è passata dal maestro all’allievo. Andiamo ad analizzare meglio la situazione.
LEGGI ANCHE: Calciomercato Napoli: il punto in entrata e uscita in vista di gennaio
Napoli, la realtà ha infranto il sogno
Doveva essere l’anno giusto per lottare, ancora una volta, per lo scudetto. Ad inizio stagione i buoni propositi c’erano tutti, poi è arrivato il black out. Il nuovo Napoli di Ancelotti, rinforzatosi con gli acquisti di Manolas, Di Lorenzo, Elmas, Llorente e Lozano, doveva porre fine all’egemonia della Juventus in campionato; la stessa squadra che, però, ha battuto i partenopei già alla seconda giornata di campionato. Sembra incredibile, eppure anche un grande allenatore come Carletto ha trovato tante difficoltà finendo con l’essere esonerato a neanche metà stagione.
Lo strano cammino in campionato
In Serie A, la squadra partenopea non se la passa assolutamente bene: ciò lo dimostrano le sole cinque vittorie e i sei pareggi del Napoli quando era ancora Ancelotti a sedersi in panchina. Numeri incredibilmente negativi per una squadra con un tasso tecnico di distinta qualità. Se l’esonero dell’allenatore emiliano ha portato ulteriori malumori, anche l’annuncio del nuovo tecnico Rino Gattuso non ha portato chissà quanto entusiasmo: alle prese con nuovi problemi, Ringhio ha pregato di non essere paragonato al suo maestro e secondo padre come da lui stesso definito.
Di fatto è iniziata male la nuova avventura dell’allenatore calabrese, che ha perso all’esordio in casa contro il Parma, anche se è stato capace di rifarsi nella gara successiva in trasferta contro il Sassuolo vincendo sul finale di partita, giocando anche un buon calcio. Il Napoli è arrivato alla sosta natalizia con un insolito ottavo posto in classifica, dopo aver trovato la vittoria sei volte – così come il numero dei pareggi – e cinque sconfitte, con il dovere e la consapevolezza di migliorare questo trend fin qui negativo.
Il percorso europeo del Napoli
Percorso totalmente inverso quello in Champions League, nel quale i partenopei hanno superato un girone tutt’altro che facile. Liverpool, Salisburgo e Genk sono stati gli avversari e i partenopei hanno portato a casa 12 punti in sei partite grazie a tre vittorie e tre pareggi. Nessuna sconfitta dunque, nemmeno contro i campioni d’Europa in carica. Qualificatosi secondo nel gruppo E, il Napoli incontrerà il Barcellona di Messi agli ottavi di finale: sarà un durissimo test per Gattuso e i suoi uomini, pronti a battagliare sia all’andata che al ritorno.
Ripartire dal 4-3-3
Dopo essere scesi in campo con il 4-4-2 ancelottiano in questa prima parte di stagione, Gattuso ha deciso sin da subito di ripartire con il suo marchio di fabbrica: il 4-3-3 è il modulo perfetto per far esaltare le caratteristiche del reparto offensivo e sfruttare gli inserimenti delle mezze ali di centrocampo. Inoltre, l’allenatore ex Milan può fare affidamento su una difesa forte ma che deve ritrovare la giusta motivazione per garantire solidità davanti a un abile portiere come Meret. In attesa di un regista, in casa Napoli tutti sanno che c’è tanto da lavorare per risollevare la situazione in campionato.
SEGUI IL TERMOMETRO SPORTIVO ANCHE SU FACEBOOK, TWITTER E TELEGRAM
SEGUI TERMOMETRO POLITICO SU FACEBOOK E TWITTER
PER RIMANERE AGGIORNATO ISCRIVITI AL FORUM
Hai suggerimenti o correzioni da proporre? Scrivici a redazione@termometropolitico.it