Noipa stipendi e cedolino: rubate alcune tredicesime, il sistema scoperto

Pubblicato il 30 Dicembre 2019 alle 13:17 Autore: Daniele Sforza

NoiPa vittima di un attacco hacker: alcune tredicesime sono state rubate a causa di una truffa di phishing. Ecco cosa è successo.

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Noipa stipendi e cedolino: rubate alcune tredicesime, il sistema scoperto

Il portale NoiPa è stato vittima di un attacco hacker, una truffa phishing finalizzata al furto di retribuzioni e tredicesime di alcuni utenti. Le vittime del raggiro hanno infatti ricevuto una comunicazione nella quale, come di consueto, si richiedeva il cambiamento dell’Iban e l’aggiornamento dei dati di profilo. Lo scopo era quello di ottenere le credenziali di accesso al portale NoiPa e finalizzare il furto delle retribuzioni ordinarie e supplementari (tredicesima).

NoiPa nel mirino degli hacker: truffa phishing a dipendenti

La truffa è stata perpetrata ai danni dei dipendenti assistiti da NoiPa, ma non tutti ci sono cascati. Le truffe di phishing sono ormai all’ordine del giorno e spesso le abbiamo trattate fornendo anche diversi suggerimenti su come tutelarsi per evitare di cadere nelle trappole. Dopotutto dicembre è un mese movimentato sotto l’aspetto retributivo e gli hacker hanno pensato bene di catturare i dati personali di alcuni dipendenti per sottrarre loro le tredicesime. Nella truffa in questione, una volta ottenuti i dati di accesso a NoiPa, i malfattori hanno modificato alcuni dati, come il numero di telefono e l’Iban.

Sul fatto stanno indagando la Polizia Postale e la Procura di Roma, sotto la cui lente di ingrandimento ci sono i nuovi Iban sui quali è avvenuto illegittimamente il versamento di retribuzioni e tredicesime.

Come tutelarsi dalle truffe di phishing

Alla luce di quanto sopra scritto, lo ripetiamo ancora una volta: diffidate da messaggi e comunicazioni (via mail, sms o altro) che vi invitano a modificare i propri dati di accesso a un conto o a un qualche servizio online, e se non siete sicuri della vera natura del mittente, il consiglio è quello di contattare direttamente l’ente che (forse) vi ha mandato il messaggio e chiedere conferma dello stesso e, in caso, segnalare la truffa in atto in modo tale che anche altri utenti siano messi in guardia dal raggiro in corso.

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L'autore: Daniele Sforza

Romano, classe 1985. Dal 2006 scrivo per riviste, per poi orientarmi sulla redazione di testi pubblicitari per siti aziendali. Quindi lavoro come redattore SEO per alcune testate online, specializzandomi in temi quali lavoro, previdenza e attualità.
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