Aumentano le tasse sui buoni pasto 2020 cartacei, mentre aumenta la soglia esentasse sui buoni pasto digitali. Attualmente la soglia esentasse dei ticket cartacei ammonta a 5,29 euro, ma a partire dal 1° gennaio 2020 questa soglia si ridurrà e ciò significa che la parte eccedente il nuovo limite concorrerà alla formazione del reddito. Decisamente opposto il discorso legato ai buoni pasto digitali, in favore di una politica che cerca di rendere trasparenti e tracciabili i pagamenti, disincentivando l’utilizzo del contante e potenziando la lotta all’evasione fiscale.
Buoni pasto 2020 cartacei: aumentano le tasse, importo
Attualmente i buoni pasto cartacei da 5,29 euro sono esentasse. A partire dal 1° gennaio 2020 subentra una novità: la soglia esentasse, ovvero quella somma che non andrà a formare reddito, ammonta a 4 euro, ovvero 1,29 euro in meno rispetto alla soglia attuale. Ciò significa che su 1,29 euro sarà applicata la tassazione vigente. Stando a quanto riporta Repubblica, il totale reddituale annuo ammonta a 284 euro e su questa somma bisognerà calcolare Irpef, addizionali e contributi Inps, “considerando una media di 20 buoni incassati al mese per undici mesi di lavoro, ferie escluse”.
Buoni pasto elettronici: differenza con quelli cartacei e come funzionano
Buoni pasto 2020 digitali: aumenta la soglia esentasse
L’aumento delle tasse riguarda solo i buoni pasto cartacei (che rappresentano il 60% dei buoni pasti totali in circolazione) mentre c’è da fare un discorso diverso e diametralmente opposto per i buoni pasto digitali. Qui la soglia esentasse aumenterà di 1 euro, quindi dagli attuali 7 euro passerà a 8 euro: sostanzialmente si tratta di un importante incentivo riducendo le tasse per quei lavoratori che fruiscono di buoni pasto digitali, premiando ancora una volta la tracciabilità (la parola chiave di questa manovra è la lotta all’evasione fiscale) e operando per un impedimento di eventuali abusi e truffe.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it