Cenone 31 Dicembre 2019: cosa mangiare, usanze e cibi italiani
Cosa c’è di più tradizionale del cenone di Capodanno? L’usanza di ritrovarsi con parenti e amici per celebrare l’arrivo del nuovo anno è per alcuni un passaggio obbligato verso il 1° Gennaio, per altri solo un’occasione per divertirsi in buona compagnia. Di rigore per tutti, la scelta dei cibi giusti.
Cotechino e lenticchie: un classico
Cotechino e lenticchie sono il classico dei classici per il cenone, da servire all’approssimarsi del nuovo anno. Il cotechino – ma va bene anche il modenese e simile zampone – è un piatto a base di carne di maiale, del quale si usano vari tagli, cotenna e pancetta, ovviamente insaporita con gli aromi preferiti. Immancabile il contorno di lenticchie, simbolo di ricchezza e buona sorte fin dai tempi di Roma Antica, la cui preparazione classica è quella in umido, dorate con carote, sedano e cipolla con l’aggiunta di un po’ di passata e condite ben calde con sale e pepe. Inutile dire che bisogna accompagnare il tutto con un ottimo spumante.
Cenone 31 Dicembre: cosa portare in tavola
A parte cotechino e lenticchie, non ci sono piatti “nazionali” da abbinare al cenone. L’Italia è un Paese che vanta usi e costumi alimentari diversi da città in città. Di base, patate e formaggi sono un appuntamento irrinunciabile, con alcune varianti: se in alcune zone d’Italia un ruolo importante lo hanno le patate, al Sud sarebbe impossibile non associare l’attesa per il nuovo anno a mozzarella e ricotta. Non dimentichiamo però gli insaccati, che nel nostro Paese vantano un’antica tradizione e che sono spesso serviti come antipasto, da soli o accompagnati da tartine, che non devono mai essere pesanti, per lasciare spazio al resto del cenone. Per quanto riguarda i primi piatti, è tradizione servire agnolotti o tortellini in brodo; in alternativa, va benissimo un primo a base di pesce, come risotto ai frutti di mare o piatti di pasta abbinata a prodotti ittici. Per il secondo, abbiamo già parlato dell’accoppiata cotechino – o zampone – e lenticchie. Opzioni sempre valide sono anche il classico baccalà, oppure si può optare per vari tipi di arrosti, con i quali difficilmente si sbaglia.
Dalla “frutta portafortuna” al dessert
A fine cenone, non rimane che servire frutta e dessert. Uva e frutta secca, che hanno la stessa funzione beneaugurante delle lenticchie, sono quanto di più tradizionale ci sia, come il melograno, foriero di nuove nascite e felicità sentimentale. Il dessert classico è rappresentato da panettone o pandoro, a seconda dei gusti, ma vanno bene anche torte e dolci fatti in casa, per augurare il meglio ai nostri cari con l’avvento dell’anno nuovo.
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