Sequestro botti Capodanno 2020: ultime notizie e principali aggiornamenti
Botti Capodanno: l’ultima notte del 2019 è alle porte e come accade di consueto si moltiplicano i sequestri di materiale esplodente
Botti Capodanno: l’ultima notte del 2019 è alle porte e come accade di consueto si moltiplicano i sequestri di materiale esplodente.
A Milano, per esempio, la Guardia di Finanza ha reso noto di aver sequestrato in previsione del Capodanno ben 2.400 chili di materiale esplodente. Solo in una delle operazioni più recenti, svoltasi tra il capoluogo meneghino e il vicino comune di Rozzano, sono stati sequestrati 740 chili di botti. Più o meno 300mila botti illegali, peso totale una tonnellata, sono stati sequestrati dai baschi verdi di Como.
Una situazione simile a quella della Lombardia si è registrata tra Roma e dintorni (con operazioni tra Tivoli e Lido di Ostia): le fiamme gialle hanno evitato finora l’immissione sul mercato di circa una tonnellata e mezzo di materiale pirotecnico illegale. A Firenze, dopo aver individuato tre grossisti, invece, la Guardia di Finanza ha condotto il sequestro di addirittura cinque tonnellate di materiale pirotecnico.
Da segnalare un sequestro da più o meno 1.572 chili di materiale esplodente in Provincia di Lecce. Ieri, in un’unica operazione svoltasi a Napoli, quartiere Ponticelli, i vigili urbani di chili di botti illegali ne hanno sequestrati 700. Gli ultimi controlli dei Carabinieri hanno portato al sequestro di circa 100 chili di fuochi d’artificio a Palermo. L’elenco potrebbe continuare a lungo: in pratica, da una parte all’altra dello Stivale, nonostante i rischi per l’incolumità propria e altrui, ancora una volta si sta svolgendo la corsa all’acquisto dei botti, soprattutto, illegali.
Il divieto città per città
Le amministrazioni locali, infatti, anche per questo Capodanno hanno vietato o limitato il lancio, lo sparo e l’accensione di materiale esplodente. Detto ciò, le ordinanze di divieto variano molto da città a città: a Bologna non si possono fare esplodere botti dal 24 dicembre fino al 7 gennaio, a Milano tutto ammesso nel rispetto della Legge ma solo al di fuori di Piazza Duomo, a Firenze si invita solo al buon senso come a Napoli, divieti stringenti d’altra parte sono stati emanati a Genova, Torino, Palermo e Catania.
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