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Botti Capodanno: nella notte tra il 31 dicembre 2019 e il primo gennaio 2020, come di consueto avviene la notte di Capodanno, saranno moltissimi gli italiani che non rinunceranno ai “botti”. Tuttavia, è sempre bene ricordare che si maneggiano degli esplosivi, dunque, la prudenza è d’obbligo.
22.30 In arrivo gli aggiornamenti di TP sul Capodanno 2020 ma come è andato il Capodanno 2019?
Botti Capodanno: la conta delle vittime negli ultimi anni
L’ultimo capodanno, cioè quello del 2019, è stato il sesto consecutivo senza morti: una buona notizia. Certo è anche, però, che sia stato il peggiore per quanto riguarda il numero di feriti dal 2015. Il primo gennaio 2019, dati della Polizia di Stato, 216 persone sono rimaste ferite a causa dei botti, di cui 41 minori, in tutto 44 ricoverati. I traumi maggiormente riportati: fratture e amputazioni di dita o falangi, ustioni al volto e alla parte bassa del collo. Nel 2018 i feriti erano stati 212, 50 minori, nel 2017 erano stati 184 e 190 nel 2016. Così si arriva al 2015 quando i feriti erano stati 253.
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Numeri in netto miglioramento rispetto al passato
Numeri sicuramente alti ma che niente hanno a che vedere con quelli degli anni precedenti: 361 feriti nel 2014, 622 nel 2013, 595 nel 2012. Tra l’altro, nel 2012 si sono registrate anche due morti (uno in Campania e uno nel Lazio) così come nel 2013 (entrambi in Campania). Al di là della tragedia di perdere un proprio caro in un’occasione che dovrebbe essere esclusivamente di festa, i dati evidenziano un netto miglioramento rispetto ai primi anni duemila e soprattutto agli anni 90. Basta guardare ai dati del 2001: i morti furono 4 (due in più rispetto al 2000) e i feriti furono circa un migliaio. Tra il 1991 e il 1998 i morti della notte di San Silvestro sono stati 19 e i feriti di cui si ha notizia più o meno 8.500.
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