Vita di Pi: trama, cast e anticipazioni del film stasera in TV
In onda stasera su Rai 3, Vita di Pi è un film del 2012 diretto da Ang Lee. Pi, ormai adulto, ricorda gli avventurosi 227 giorni alla deriva con una tigre.
Vita di Pi è il film in onda il 2 Gennaio in prima serata su Rai 3. Diretto dal taiwanese Ang Lee nel 2012, è tratto dall’omonimo romanzo di Yann Martel, che vinse il Booker Prize 2002. Il film ha vinto 4 Oscar – miglior regia, migliori effetti speciali, miglior colonna sonora e migliore fotografia – e ottenuto 7 nominations.
Vita di Pi: la trama
La pellicola di Ang Lee Vita di Pi è in pratica un lungo flashback nel quale Pi, il cui vero nome è Piscine Molitor Patel, racconta la sua vita ad un aspirante scrittore, Yann Martel.
La storia inizia quando il protagonista ha 12 anni. Risiede a Pondicherry (in India) con il padre, la madre e suo fratello Ravi. Vive in giardino zoologico, di proprietà paterna, nel quale l’animale più ammirato è una tigre del Bengala, chiamata Richard Parker. Proprio con questo animale, Pi instaura un rapporto speciale prima che il padre, per mostrargli la crudeltà di cui gli animali sono capaci, gli mostri come la tigre non esiti a uccidere spietatamente una capra per cibarsene.
Pi è da sempre interessato alle religioni; nonostante il suo retaggio culturale sia Indù, si interessa anche a Cristianesimo e Islam e decide di diventare un seguace di tutte e tre le religioni. Motivi economici spingono il padre a trasferirsi in Canada; il piano paterno è mettere in vendita, una volta arrivati, gli animali e farsi una nuova vita in Nord America. È a questo punto che inizia il nucleo centrale di Vita di Pi. La nave sulla quale la famiglia del protagonista è a bordo, va infatti incontro a una tremenda tempesta: il mercantile affonda e gli unici superstiti sono Pi, messo in salvo su una scialuppa, un orango, una iena e la tigre del Bengala. Da qui si sviluppa il legame tra il 16enne Pi e Richard Parker, che lo ha salvato in precedenza dall’aggressione della iena. Una convivenza forzata che durerà 227 avventurosi giorni finché, giunti in vista delle coste messicane, saranno salvati e ognuno dei due andrà per la propria strada. Pi racconta a due agenti assicurativi, giunti sul posto per indagare, la sua storia, ma forse la versione dell’adolescente di Pondicherry non è ciò che è realmente accaduto…
Un film ricco di metafore
Vita di Pi è un’opera ricca di considerazioni e metafore, da quelle a sfondo religioso – non si deve dimenticare l’inclinazione del protagonista per la spiritualità – a quelle sulla natura umana, che prendono spunto dalla seconda versione che Pi dà delle sue avventure, dalla quale si evince come gli animali naufragati con lui non siano altro che un’allegoria dei diversi tipi di essere umano, e di come la crudeltà di Richard Parker sia in effetti quella dello stesso protagonista, alla quale deve far ricorso per sopravvivere. Proprio il finale è la parte più controversa di Vita di Pi, poiché resta difficile comprendere quale delle due sia la versione “vera” degli accadimenti descritti. Critici e pubblico si sono divisi su questo aspetto, anche se probabilmente Ang Lee ha voluto semplicemente far suo il suggerimento di Yann Martel posto come introduzione al libro: “Sta a ciascun lettore decidere di cosa parla Vita di Pi. […] Quella di Pi e della tigre è una storia che parla di una scelta esistenziale. Come vivi la tua vita? Sei pilotato dai categorici editti del raziocinio o aperto a possibilità più prodigiose?”.
Richard Parker, la tigre creata in CGI
Per molto tempo si pensò che Vita di Pi non potesse essere riprodotto in modo adeguato sugli schermi cinematografici. L’idea di realizzare un film dal libro di Yann Martel risale infatti al 2003 e, individuato il regista, questi cominciò a pensare a come trarne una versione fedele dal 2008.
Un fondamentale aiuto è venuto dalla CGI e dalle tecniche in 3D. Il responsabile degli effetti speciali, Bill Westenhofer, ha creato la tigre Richard Parker osservando attentamente il comportamento e il modo di muoversi di quattro esemplari diversi del grosso felino, in modo che tutto sembrasse assolutamente reale, rendendo credibile lo sviluppo delle vicende narrate.
Particolare attenzione è stata posta anche sulla preparazione del protagonista di Vita di Pi, Suraj Sharma, che non aveva alcuna esperienza di recitazione. Ha dovuto migliorare la sua acquaticità, sotto la guida dello stuntman Charlie Croughwell e si è sottoposto ad un forte stress fisico prendendo 15 chili e dovendoli poi perdere, per esigenze sceniche, in tempo reale. Una funzione importante l’ha svolta anche Steve Callahan, che ha vissuto in prima persona un’esperienza simile a quella di Pi, da cui ha tratto un libro. È stato lui, infatti, ad insegnare a Suraj Sharma le tecniche di sopravvivenza in mare aperto.
Prima ancora di essere distribuito, Il film di Ang Lee aveva già ottenuto un record: per girare la scena della tempesta, la produzione ha costruito, a Taiwan, un immenso serbatoio capace di contenere oltre 2 milioni di litri d’acqua, in grado di riprodurre il moto ondoso che si sviluppa durante un maremoto. Il serbatoio, lungo 70 metri, largo 30 e profondo 4, è quello di maggiori dimensioni nella storia del cinema.
Vita di Pi: il cast del film di Ang Lee
Oltre a Suraj Sharma nella parte del 16enne Pi, il cast di Vita di Pi prevede Rafe Spall in quella di Yann Martel. Irrfan Khan è Pi adulto, mentre Gérard Depardieu è il cuoco francese e Tabu la madre di Pi. Ad Adil Hussain è affidato il ruolo del padre del protagonista, Ayush Tandon è Pi da piccolo, Andrea Di Stefano ha la parte del prete.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it