Bonus facciate 2020: quando scatta e come averlo fino al 90%
Il 2020 è l’anno del bonus facciate, che si affianca alle altre agevolazioni fiscali in materia di riqualificazione e ristrutturazione. Ecco come funziona.
Il bonus facciate è una delle novità introdotte nella Manovra previste per il prossimo anno. Si tratta di un’agevolazione fiscale che si aggiunge ai benefici già esistenti in materia di riqualificazione energetica e ristrutturazione. Il bonus facciate consente dunque di effettuare interventi di pulizia e recupero delle facciate esterne degli edifici (a patto che non si trovino in aree di espansione urbanistica) recuperando le spese tramite una detrazione del 90% da ripartire in 10 rate nel modello 730.
Bonus facciate 2020: a chi spetta l’agevolazione
Il bonus facciate 2020 è illustrato nel testo della Manovra, precisamente dal comma 219 al comma 224. Qui si legge che per le spese documentate sostenute nell’anno 2020 riguardanti gli interventi, inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici che si trovano nella Zona A (centri storici) o Zona B (di completamento), spetta una detrazione dell’imposta lorda pari al 90%.
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Bonus facciate 2020: come funziona
Il testo precisa anche che nel caso in cui i lavori di rifacimento della facciata, ove non siano di sola pulitura o tinteggiatura esterna, riguardino interventi influenti dal punto di vista termico o interessino solo più del 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio, gli interventi devono soddisfare i requisiti energetici previsti dal decreto Mise del 26 giugno 2015 e quelli della tabella 2 allegata al decreto Mise 11 marzo 2008, relativi ai valori di trasmittanza termica. Sono ammessi al bonus solo ed esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi.
Quali spese sono escluse dalla detrazione
La detrazione e le spese
La detrazione, come abbiamo anticipato, è ripartita in 10 quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi. Infine si precisa che i lavori per i quali è possibile fruire dell’incentivo sono anche quelli iniziati nel 2019, ma il cui pagamento è avvenuto nel 2020.
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