Reddito di cittadinanza gennaio 2020 con Isee 2019, si rischia di perderlo?

Pubblicato il 3 Gennaio 2020 alle 18:59 Autore: Giuseppe Spadaro

I beneficiari del reddito di cittadinanza e delle altre prestazioni a sostegno del reddito devono entro fine gennaio rinnovare l’ISEE.

Banconote da 10 euro a forma di ventaglio in una mano
Reddito di cittadinanza gennaio 2020 con Isee 2019, si rischia di perderlo?

Chi percepisce il reddito di cittadinanza o la pensione di cittadinanza deve entro fine gennaio 2020 rinnovare l’ISEE, pena la sospensione dell’erogazione del beneficio da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale.

Reddito di Cittadinanza, la mensilità di gennaio 2020 confermata in ogni caso

A ricordare la scadenza è stato lo stesso Istituto tramite il profilo Facebook INPS per la Famiglia. In realtà il discorso è allargato non solo ai percettori del Reddito di Cittadinanza. Ecco il messaggio Inps del 2 gennaio 2020. “Da oggi è possibile richiedere l’ISEE 2020 per confermare il diritto alle prestazioni a sostegno del reddito come il bonus bebè o il reddito e la pensione di cittadinanza. La mensilità di gennaio delle prestazioni verrà erogata anche in caso di non presentazione del nuovo ISEE. Per ricevere quelle da febbraio in poi l’ISEE va richiesto entro il 31 gennaio 2020. In caso di ritardo le prestazioni verranno sospese per riprendere a ISEE certificato”.

Le novità

Inps, con un avviso come detto rivolto ai percettori del reddito di cittadinanza e non solo, precisa: “Per la compilazione vi rimandiamo al messaggio di settembre che prevede che per ottenere l’ISEE si debbano inserire redditi da lavoro del 2018 (Certificazione Unica e dichiarazione dei redditi 2019), giacenze e saldi di conti correnti postali e bancari, ecc. al 2018”.

In base a tale messaggio Inps di settembre 2019 a decorrere dal 1° gennaio 2020, la DSU è valida dalla data di presentazione fino al successivo 31 dicembre, così che la validità delle DSU dal 1° gennaio 2020 coincide con l’anno solare. Inoltre, la norma ripristina il puntamento dei redditi al secondo anno precedente, superando il riferimento all’aggiornamento all’anno precedente che era stato previsto dal D.Lgs. n. 147 del 2017, a decorrere dal 1° settembre.

Sempre a decorrere dal 1° gennaio 2020, varia invece l’anno di riferimento dei patrimoni della DSU. In particolare, posto che la norma prevede che dal 1° gennaio di ogni anno i redditi e i patrimoni della DSU “sono aggiornati prendendo a riferimento il secondo anno precedente”, ne deriva che l’anno di riferimento dei redditi e dei patrimoni presenti nella DSU viene uniformato e che, per entrambi, si tratta del secondo anno precedente a quello di presentazione della DSU (quindi nel 2020 il riferimento è al 2018, sia per i redditi che per i patrimoni).

In sintesi, quindi, per le DSU presentate nell’anno 2019 cambia unicamente il periodo di validità della DSU (dalla data di presentazione al 31 dicembre 2019), mentre continuano ad applicarsi le vigenti disposizioni in materia di anno di riferimento dei redditi e patrimoni (redditi percepiti nel secondo anno precedente e patrimoni posseduti al 31 dicembre dell’anno precedente).

Infine ricordiamo che la mensilità di gennaio 2020 del reddito di cittadinanza dovrebbe essere erogata per il 26-27 gennaio.

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L'autore: Giuseppe Spadaro

Direttore Responsabile di Termometro Politico. Iscritto all'Ordine dei Giornalisti (Tessera n. 149305) Nato a Barletta, mi sono laureato in Comunicazione Politica e Sociale presso l'Università degli Studi di Milano. Da sempre interessato ai temi sociali e politici ho trasformato la mia passione per la scrittura (e la lettura) nel mio mestiere che coltivo insieme all'amore per il mare e alla musica.
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