Lanterna di Genova: storia, cosa vedere e curiosità
La Lanterna di Genova è lo storico faro presente nel porto del capoluogo della Liguria, e rappresenta oggi un vero e proprio simbolo della città. Con un’altezza di ben 77 metri è il più alto dell’intero Mediterraneo, secondo in Europa e quinto nel mondo. Risulta, inoltre, essere il terzo faro in attività più antico al mondo dopo quello dell’isola Hiiumaa, in Estonia, e la Torre di Hercules (della città spagnola di A Coruña). La lanterna poggia su un imponente scoglio, che le permette di raggiungere un’altezza totale di 117 metri. Ricostruita nella sua forma attuale e resa attiva nel 1543, è situata nel quartiere genovese di Sampierdarena.
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Lanterna di Genova: una lunga storia
Secondo fonti non ufficiali, già dal 1128, nello stesso luogo in cui oggi erge la Lanterna di Genova, era stata costruita una prima torre di guardia simile a quella odierna che veniva utilizzata per tenere sotto controllo i movimenti in mare e avvisare la città in caso di navi sospette; la base della struttura cominciò anche a essere utilizzata come rudimentale faro, in cui venivano accese delle fiammate per avvisare di notte le imbarcazioni sulla presenza di un porto. Nel 1318 la torre subì diversi danneggiamenti a causa di uno smacco da parte dei ghibellini, in lotta con i guelfi. Dopo 3 anni vennero attuati dei lavori di restauro e potenziamento e, solo nel 1326, venne montata una lanterna alimentata con olio di oliva affinché la torre funzionasse da vero e proprio faro.
La Lanterna di Genova: dalla funzione di prigione fino alla funzione moderna
Nel Quattrocento venne utilizzato come prigione e nel 1507 il re francese Luigi XII fece costruire nei pressi del faro una struttura per accogliere il presidio militare francese. Durante la lotta tra francesi e genovesi la torre venne gravemente danneggiata; solo nel 1543 vi furono i lavori di restauro che diedero l’odierna forma alla Lanterna. Negli anni successivi si susseguirono diverse opere di ristrutturazione all’edificio: nel 1692 si sostituì la vetrata danneggiata durante il bombardamento ordinato da Luigi XIV e nel 1778 fu aggiunto un impianto “antifulmine” perché la torre era soggetta a fulminazioni; nel 1841 venne ultimato un nuovo sistema di illuminazione e solo nel 1936 è stato realizzato il moderno impianto elettrico.
Lanterna di Genova: struttura
L’interno della Lanterna di Genova è stato reso accessibile al pubblico grazie ai lavori di restauro effettuati tra il 1995 e il 2004. Nella parte bassa della torre è possibile ammirare lo stemma della Repubblica Marinara di Genova, una croce rossa su uno sfondo bianco, fatto dipingere al pittore Evangelista di Milano nel 1340. La pianta della torre è di forma quadrata ed è costruita in pietra naturale proveniente dalle cave di Carignano e su ogni facciata sono presenti diverse piccole aperture; all’interno vi è una lunga scalinata di 365 gradini che porta fino alla vetta della Lanterna. Purtroppo, solo i primi 172 gradini percorribili ai visitatori e portano alla prima terrazza, delle due, dalla quale è però possibile stupirsi attraverso una vista mozzafiato. La seconda metà della torre è sotto controllo della Marina Militare e per questo non può essere aperta al pubblico. In cima vi è la lanterna dalla base circolare e circondata da vetrate. Annesso alla torre si trova il Museo multimediale della Lanterna in cui è possibile visionare dei video, reperti di archivio e fotografie che permettono di conoscere la storia della trasformazione della città; una parte del museo è dedicata ai sistemi di segnalazione marittima.
Tutte le curiosità del faro più alto del Mediterraneo
- La morte dell’architetto della Lanterna: la leggenda narra che il progettista del faro venne lanciato giù dalla cima di quest’ultimo; il movente sarebbe collegabile a due diverse spiegazioni: non permettere all’uomo di costruire altre strutture della stessa imponenza, o venne fatta questa scelta per evitare di pagarlo.
- La sorella minore della Lanterna: insieme all’imponente faro genovese sarebbe stata costruita, tra il 1250 circa, la Torre dei Greci, demolita nel ‘600 per dar spazio alla costruzione del Molo.
- La nascita di Giano di Lusignano: il figlio di Giacomo di Ciprio e di Helvis-Helisia di Brunswick-Grubenhagen sarebbe nato all’interno del faro quando i genitori vennero tenuti in ostaggio nella Lanterna, al tempo usata come prigione.
- “Jesus Cristus rex venit in pace at Deus homo factus est”: è questo il testo riportato nella targa di marmo murata alla base del faro dopo che questo venne più volte colpito da fulmini, uno dei quali provocò la morte di un custode dell’odierno simbolo genovese.
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