Convivenza fratelli e nucleo familiare: cosa dichiarare nello stato di famiglia?
Convivenza fratelli, stato di famiglia e nucleo familiare: quali sono i rapporti intercorrenti? Cosa va indicato nello stato di famiglia?
Una questione concreta che potrebbe presentarsi in molte abitazioni è quella dell’improvviso arrivo di un fratello, o di una sorella, all’interno di una famiglia a se stante. Le ragioni di una convivenza fratelli possono essere molteplici: un disturbo di salute, un divorzio oneroso, un momento di difficoltà economica per il fratello ospitato. Vediamo allora quali sono le conseguenze a livello di stato di famiglia, ovvero come comportarsi in tali circostanze e cosa dichiarare e rendere noto allo Stato.
Convivenza fratelli: che cos’è lo “stato di famiglia” e differenza con il “nucleo familiare”
Laddove si verifichi una caso di convivenza fratelli, è legittimo chiedersi quali sono i rapporti con lo stato di famiglia e il nucleo familiare. Ma prima di affrontare la specifica questione, vediamo qual è la differenza i due istituti appena menzionati. Per “stato di famiglia” la legge intende semplicemente un certificato emesso dal Comune, in cui si indica ed attesta chi sono e quali sono i componenti della famiglia anagrafica. Pertanto, in tale famiglia sono incluse non soltanto le persone sposate, ma anche i parenti o i conviventi di fatto. Ciò che preme ricordare è che, in ogni caso, all’interno della stessa residenza, possono coesistere soggetti legati a nuclei familiari differenti (per esempio i colleghi di lavoro trasfertisti che assieme si spartiscono i costi dell’affitto). In particolare, il legislatore nel D.P.R. n. 223 del 1989 (ovvero il Regolamento anagrafico della popolazione residente), sottolinea che due sono i requisiti essenziali dello stato di famiglia:
- un vincolo, matrimoniale, di parentela o semplicemente affettivo;
- la convivenza sotto lo stesso tetto, ovvero in una stessa abitazione;
Nulla esclude che nello stato di famiglia sia presente una sola persona, come un single o un soggetto che ha rotto il legame matrimoniale e si è separato.
Il “nucleo familiare” è invece qualcosa di differente, in quanto può coincidere o meno con la famiglia anagrafica; in particolare, esso può includere anche soggetti non conviventi, ciò che conta è che siano fiscalmente a carico. Tale nozione di nucleo familiare è essenziale ai fini della compilazione del modello Isee (Indicatore situazione economica equivalente), necessario per potersi avvalere di tutta una serie di agevolazioni fiscali. Rimarchiamo che i coniugi sono sempre considerati parte del nucleo familiare e lo stesso vale per i figli finché convivono con i genitori. Nel caso un figlio decida di andare a vivere per conto suo, potrà scegliere se restare nel nucleo familiare dei genitori oppure crearne uno nuovo.
La convivenza del fratello rientra nello stato di famiglia?
Giuridicamente parlando, la convivenza fratelli (o sorelle) dà luogo ad un rapporto di comodato. Pertanto, il proprietario dell’abitazione che ospita il fratello, dà in prestito uno o più vani della casa al fratello, attraverso il contratto di comodato, il quale non deve essere per forza sottoposto a registrazione, ma può anche essere concluso verbalmente. In concreto, in caso di convivenza fratelli, all’ospite potrà essere richiesto, oppure no, un contributo e una partecipazione alle spese domestiche, come utenze e spese condominiali. Ciò è lasciato alla libera scelta delle parti.
In base a quanto ricordato finora, in caso di convivenza fratelli o anche di un solo fratello, ricorre sia la coabitazione sotto lo stesso tetto, sia il vincolo di parentela. Pertanto, il fratello o i fratelli andranno certamente inclusi nello stesso stato di famiglia.
Diversamente, la convivenza fratelli non implica per forza l’inclusione anche nello stesso nucleo familiare del proprietario dell’immobile. Anzi, il fratello o la sorella ospite potranno ben optare per restare distinti sul piano fiscale, soprattutto laddove tale fratello abbia una famiglia fiscalmente a carico.
Concludendo, nelle circostanze analizzate, ribadiamo che sarà necessario menzionare il fratello nello stato di famiglia e per maggiori dettagli pratici sull’autocertificazione e certificazione stato di famiglia, anche online, clicca qui).
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