Scontrino elettronico per Regime Forfettario 2020: obbligo e requisiti
Lo scontrino elettronico è obbligatorio anche per le partite Iva aderenti al regime forfettario 2020: ecco cosa occorre sapere a riguardo.
Nessun esonero per lo scontrino elettronico a differenza di quello applicato sulla fattura elettronica per le partite Iva che percepiscono sotto i 65 mila euro annui di ricavi e hanno un’attività commerciale. Non sono escluse nemmeno le partite Iva che aderiscono al regime forfettario 2020, in quanto la normativa vigente non fa cenno a questa tipologia di regime come esclusa dall’obbligo di emettere scontrino elettronico. In breve, nel decreto Mef del 16 maggio 2019, i soggetti che operano in regimi Iva diversi dall’ordinario non rientrano nell’elenco dei soggetti esonerati.
Scontrino elettronico regime forfettario 2020: come funziona
Quel che è noto è che si avrà tempo fino al 2 marzo per adeguarsi alle nuove regole, che prevedono l’acquisto di un nuovo registratore telematico (o l’aggiornamento di quello già esistente) e la trasmissione giornaliera dei corrispettivi al portale dell’Agenzia delle Entrate. Da quella data in poi, infatti, si avranno 12 giorni di tempo dalla data dell’operazione per la trasmissione delle informazioni all’AdE. In realtà il periodo di adeguamento è di 6 mesi, ma da marzo in poi i dati dovranno essere già trasmessi giornalmente (o comunque entro 12 giorni) all’AdE.
L’Agenzia ha specificato infatti quanto segue: “Al fine di consentire un congruo periodo di adeguamento dei registratori telematici, a partire dal 1° marzo 2020 è possibile trasmettere i dati dei corrispettivi secondo le specifiche previste dall’allegato denominato TIPI DATI PER I CORRISPETTIVI – Versione 6.0 – Novembre 2017 o, in alternativa, secondo le specifiche previste dall’allegato denominato TIPI DATI PER I CORRISPETTIVI – Versione 7.0 – Marzo 2020. A partire dal 1° Luglio 2020 i dati dei corrispettivi sono trasmessi esclusivamente nel rispetto del predetto allegato tecnico denominato TIPI DATI PER I CORRISPETTIVI 5 – Versione 7.0 – Marzo 2020.
L’obiettivo finale dello scontrino elettronico resta ancorato alla lotta all’evasione fiscale: infatti lo scopo finale è quello di ricevere tutti i dati dei corrispettivi giornalieri da parte degli esercenti commerciali al fine di incrociare i dati e le informazioni e individuare nell’immediato tentativi di evasione fiscale, con tutte le conseguenze del caso.
Cosa cambia per i consumatori
Per i consumatori non cambierà molto, a patto che al posto dello scontrino riceveranno una sorta di documento commerciale che certificherà l’acquisto effettuato. A luglio partirà inoltre la lotteria degli scontrini, una sorta di gioco a premi finalizzato a incentivare l’utilizzo delle carte come metodo di pagamento, ma anche a farsi rilasciare il documento fiscale.
Segui Termometro Politico su Google News
Scrivici a redazione@termometropolitico.it