Nathalie Guetta, attrice e circense francese, interpreta Natalina Diotallevi, la perpretua di Don Matteo, sin dalla prima stagione della serie televisiva italiana più amata. In questa dodicesima stagione Natalina aiuterà Ines, una bambina di sei anni appena arrivata e con un passato doloroso, a godere della spensieratezza della sua età.
Nathalie Guetta: biografia e carriera
Nathalie Guetta nasce a Parigi il 9 settembre 1958, ha un fratello più grande di lei (politico e giornalista francese) ed è la sorella maggiore del famosissimo disc jockey e produttore discografico David Guetta. Appassionata di attività circensi, all’età di 16 anni comincia a seguire dei corsi in Francia e Beneleux. Nel 1980 la ventiduenne Nathalie arriva a Napoli, dove comincia lavorare realizzando degli spettacoli con burattini di legno e come insegnante di clownistica.
L’arrivo sul piccolo scherzo con il Maurizio Costanzo Show
Dal 1989 la bella parigina fa le sue prime comparse televisive grazie alle partecipazioni al talk show Maurizio Costanzo show, presentando alcuni dei suoi numeri da circense. Lavora nel ruolo di Nanny nel film del 1992 I divertimenti della vita privata diretto da Cristina Comencini, pellicola ambientata durante il periodo della rivoluzione francese. Nel 1997 recita nel ruolo di Alicia nel film tv di Paolo Costella ed Enrico Oldoini Nuda proprietà vendesi. Dal 2000 diviene nota al grande pubblico italiano grazie al personaggio della perpetua Natalina Diotallevi nella fiction Don Matteo, rimamendo nel cast fino a oggi. Nel 2018 Nathalie è una tra le concorrenti della tredicesima edizione di Ballando con le stelle; l’anno successivo partecipa ad alcune puntate del varietà televisivo Stasera tutto è possibile condotto dal ballerino Stefano De Martino.
La vita privata di Nathalie Guetta
Nathalie Guetta è da diversi anni tornata a vivere in Francia insieme al marito cubano Yudiel Sanchez, 17 anni più giovane rispetto a lei, conosciuto durante una villeggiatura a Cuba nel 2007. La bella attrice e circense ha più volte sostenuto che gli anni a Napoli sono stati per lei essenziali e preziosi perché ha avuto modo di crearsi una solida base culturale servitale, in seguito, per entrare nel personaggio di diversi ruoli da lei interpretati.
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