Governo ultime notizie: oltre al nodo sulla riforma della giustizia (sulla prescrizione si gioca una partita importante tra IV e M5S), si pensa anche alla modifica dei due decreti sicurezza: veri e propri araldi della attività normativa avanzata dalla Lega e dal suo leader, sono pronti per essere modificati. Ancora non c’è certezza sui punti che andrà a toccare questa riforma, ma la ministra dell’Interno Lamorgese ha assicurato che si tratterà di una revisione consistente.
Decreti sempre al centro dell’attenzione
I decreti sicurezza sono stati al centro del dibattito pubblico, in particolare in occasione della crisi con la Seawatch e la Ocean Viking. Il picco d’interesse si è registrato, per il primo decreto sicurezza, in occasione della richiesta di procedere a giudizio contro l’ex titolare del Viminale Salvini per sequestro di persona. Poi, proprio nei giorni in cui si approvava la versione “rafforzata” del decreto, la crisi con l’entrata in acque territoriali della Seawatch, capitanata da Carola Rackete. Passando a giorni più recenti, si osserva come il leader del movimento delle Sardine, Mattia Santori, abbia chiesto una revisione dei due decreti sicurezza. Tutta la sinistra (da Sinistra Italiana a Possibile, fino a Potere al Popolo) ha espresso le maggiori critiche verso i due principali decreti firmati da Matteo Salvini nel suo anno di attività al Viminale.
Governo, ultime notizie: come cambieranno i decreti sicurezza?
Il testo che si ha attualmente a disposizione è quello proposto dal Partito Democratico. Ci sarebbero delle modifiche sostanziali attraverso l’abrogazione di più punti, sia del decreto sicurezza che del decreto sicurezza bis. Per il primo decreto, il testo sottoposto dai dem prevede l’abrogazione di tre articoli del primo decreto Sicurezza:
1) Disposizioni urgenti in materia di disciplina di casi speciali di permesso di soggiorno per motivi umanitari e di contrasto all’immigrazione illegale”; poi, 2) le “Disposizioni in materia di protezione internazionale” e, infine, 3) le “Disposizioni in materia di cittadinanza.”
Per quanto concerne il decreto sicurezza bis, invece, si incide maggiormente sul potere discriminatorio (qui inteso come ampia capacità discrezionale) attribuito all’inquilino del Viminale. Si vogliono eliminare, così, i primi 4 articoli (1, 2, 3 e 3bis) del primo Capo; Proprio questo comma: “Il ministro dell’Interno nell’esercizio delle funzioni di coordinamento e nel rispetto degli obblighi internazionali dell’Italia, può limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nel mare territoriale, salvo che si tratti di naviglio militare o di navi in servizio governativo non commerciale, per motivi di ordine e sicurezza pubblica” verrebbe integralmente abrogato. Infine, anche i punti che trattano le sanzioni alle ONG per l’ingresso in acque territoriali italiane verrebbero modificati in maniera sostanziale, riducendo largamente la sanzione o, addirittura, eliminandola.
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