ASTERIA: la NASA perde contatto con il cacciatore di Esopianeti

Pubblicato il 14 Gennaio 2020 alle 13:00 Autore: Ennio Tranzillo

ASTERIA: la NASA perde contatto con il cacciatore di Esopianeti. Maggiori dettagli per quanto riguarda la notizia e il riavvio delle comunicazioni.

ASTERIA: la NASA perde contatto con il cacciatore di Esopianeti
ASTERIA: la NASA perde contatto con il cacciatore di Esopianeti

Gli ingegneri della NASA che lavoravano sull’Arcsecond Space Telescope Enabling Research in Astrophysics (ASTERIA) hanno comunicato l’ultima volta col satellite il 5 dicembre 2019 per poi perdere del tutto la connessione col veicolo spaziale. Non è la prima volta che il satellite crea dei problemi al team di ingegneri dato che la missione del lancio del veicolo CubeSat, avvenuta il 20 Novembre 2017, fu estesa per ben tre volte. La squadra sulla terra tenterà di ristabilirne la connessione entro fine Marzo di quest’anno.

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Cos’è ASTERIA

ASTERIA è un CubeSat dalle dimensioni di una valigetta sviluppato allo scopo di cercare esopianeti con l’aiuto di strumenti costruiti appositamente a questo scopo, è il primo CubeSat costruito con JPL ad essere stato utilizzato con successo nello spazio. Inizialmente concepito come un progetto per la formazione di scienziati e ingegneri nelle prime fasi della carriera, l’obiettivo tecnico di ASTERIA è quello di ottenere un errore di puntamento della linea di mira di un arcosecondo e un livello di controllo della temperatura del piano focale altamente stabile.

I funzionari della NASA hanno dimostrato perciò col lancio del satellite che può essere possibile condurre delle lunghe missioni spaziali a caccia di esopianeti anche per satelliti di dimensioni ridotte, come attualmente fa anche il satellite TESS (Transiting Exoplanet Survey Satellite).

Le osservazioni della NASA

ASTERIA ha osservato una manciata di stelle vicine e ha dimostrato con successo che potrebbe ottenere misurazioni di precisione della luminosità degli astri“, ha dichiarato la NASA in una nota. “Con questi dati, gli scienziati cercano cali nella luce di una stella che indicherebbero un pianeta in orbita che passa davanti la sua stella. I dati della missione sono ancora in fase di analisi.” Durante il suo periodo di attività il piccolo satellite ha testato tecnologie autonome utilizzando programmi di intelligenza artificiale e, durante la sua missione, ha osservato anche parecchi obiettivi tra cui la Terra, una cometa e un veicolo spaziale in orbita geosincrona.

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