Italo Moretti è morto: causa morte e chi era il giornalista Rai
Chi era Italo Moretti, il giornalista Rai che lavorò molto in Sudamerica documentando le conseguenze delle dittature. Un breve profilo.
Italo Moretti è morto la mattina di giovedì 9 gennaio 2020: aveva 86 anni e una lunga carriera alle spalle nella Rai come giornalista.
Per l’informazione del servizio pubblico ha lavorato diversi anni come inviato all’estero, specialmente in America Latina, dove ha documentato le dittature in Cile e Argentina testimoniando la tragica storia dei desaparecidos. Andiamo a scoprire chi era Italo Moretti in questo breve profilo biografico.
Chi era Italo Moretti
Italo Moretti nasce a Giulianova, in Abruzzo, il 29 ottobre 1933. A soli 17 anni inizia la sua attività giornalistica a Perugia, collaborando con le redazioni locali di alcuni quotidiani nazionali. Nel 1966, all’età di 33 anni, entra in Rai restando nella sede umbra, ma sempre nello stesso anno si trasferisce a Roma, dove inizia come radiocronista per il Giornale Radio.
Quindi diventa inviato speciale, occupandosi di diversi argomenti, tra cui sport, cronaca, politica interna e politica estera. Passano due anni, è il 1968, il mondo è in subbuglio per diversi motivi e su più fronti e Moretti prosegue la sua carriera come inviato speciale in America Latina, lavorando prevalentemente in Cile, Uruguay e Argentina, raccontando, da testimone diretto, le vicende politiche che hanno scombussolato la vita dei cittadini di quei Paesi, le dittature che soppiantarono le democrazie, il golpe di Pinochet.
Il passaggio alla redazione del Tg2
Dopo la riforma della Rai del 1975, nel 1976 Moretti passa alla redazione del Tg2, continuando ad occuparsi di Sudamerica, ma anche di Portogallo e Spagna. In questi anni alterna i ruoli di conduttore dell’edizione del telegiornale e di inviato speciale. Sempre in questi anni denuncia la tragica vicenda dei desaparecidos, su cui regna ancora un silenzio tombale da parte dei media. Al termine delle dittature e con il ritorno delle democrazia, Moretti viene premiato dal presidente argentino Alfonsìn e da quello cileno Ruiz-Tagle.
La direzione del Tg3
Alla fine degli anni Settanta lo sguardo del giornalista si sposta nel Centro America e in particolare sulla guerra civile di El Salvador e in Nicaragua. Nel 1987 diventa vicedirettore del Tg3, mentre 8 anni più tardi ne diventa direttore.
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Italo Moretti: i premi e le pubblicazioni
Diversi i premi ottenuti durante la sua carriera, tra cui spicca il Premio Saint-Vincent, assegnato per la cronaca di una sciagura aerea avvenuta nello scalo di Addis Abeba, e della quale fu uno dei pochi superstiti. Numerose anche le sue pubblicazioni letterarie, incentrate prevalentemente sugli anni delle dittature in Sudamerica. Moretti è stato anche presidente della giuria del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi.
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