Tornano dopo le feste natalizie i sondaggi elettorali di EMG. In tre settimane quello che emerge maggiormente è un calo delle intenzioni di voto per Lega e Italia Viva, mentre crescono soprattutto le forze minori.
Il partito di Salvini lascia sul terreno il 0,8%, e va al 30,4%. Si tratta di una perdita che non viene compensata dagli alleati, visto che Fratelli d’Italia è ferma al 10,6%, e Forza Italia cresce, ma solo del 0,3%, dal 6,7% al 7%, e Cambiamo! rimane all’1%.
Nella compagine di governo il PD aumenta di tre decimi andando al 19,9%, mentre il Movimento 5 Stelle nel perde due e cala al 15,9%, ma è soprattutto Italia Viva a vivere la maggiore variazione, in negativo, visto che vi è un calo di mezzo punto, dal 5% al 4,5%.
Ferma al 2% la Sinistra. Stabili anche +Europa e i Verdi, rispettivamente all’1,9% e all’1,6%
A crescere è invece Azione, di Calenda, che aumenta di mezzo punto, e si porta al 2,8%.
Su, del 0,4%, anche gli altri partiti, al 2,4%.
EMG come in altre occasioni ha anche posto domande di attualità, in questo caso riguardante la politica estera.
Sondaggi elettorali EMG, Trump ritenuto più pericoloso di Khamenei
Il 72% degli italiani ha paura che scoppi una nuova guerra in Medio Oriente, e il dato interessante è che la maggioranza relativa ritiene sia Trump il più pericoloso per la pace nel mondo. La pensa così il 42% degli italiani, il 74% dei democratici e il 76% dei pentastellati.
Segue l’iraniano Khamenei, con il 38%, che diventa il 55% tra i leghisti. Al terzo posto vi è il nordcoreano Kim Jong Un, con il 29%, tallonato da Erdogan con il 28%. Più indietro Putin e Xi Jinping
D’altronde per il 57% degli italiani Trump ha sbagliato nell’ordinare l’uccisione di Soleimani. È un 57% che diventa 91% tra i democratici e 78% tra i pentastellati, mentre il 42% dei leghisti ritiene abbia fatto bene.
Non c’è solo l’Iran, ma anche la Libia. E solo il 5% pensa che l’Italia si stia comportando all’altezza della situazione. Il 50% pensa che non lo stia facendo e ben il 45% non si esprime.
C’è poi una diffusa approvazione per un esercito europeo, voluto dal 50% degli intervistati, tra cui anche il 51% dei leghisti, nonché dal 60% degli elettori PD. Mentre i pentastellati sono leggermente più freddi. È a favore solo il 46% di loro.
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