Qualche mese fa si parlò di pagamenti tramite metodi tracciabili (Bancomat, carte di credito, etc.) per avere diritto alle detrazioni fiscali nel modello 730 2020. In un primo momento si parlò anche di dispositivi medici e medicinali presso le farmacie: ovvero, se si pagava in contanti non si avrebbe avuto diritto alle detrazioni. Diversamente, in caso di pagamenti tramite carte, allora sarebbe spettata la detrazione. Questa novità è stata però presto ritirata per non mettere in difficoltà tutte quelle persone anziane che, a causa di problemi di salute, si recano spesso in farmacia e preferiscono pagare sempre con i cari vecchi contanti. Questo significa che diversamente da quanto previsto in origine, si potrà continuare ad acquistare i medicinali in contanti e ad avere lo stesso diritto alla detrazione Irpef del 19% sulle spese sostenute.
Detrazioni fiscali 2020: stop soglia di reddito, resta il 19% per tutti
Modello 730 2020: detrazioni spese mediche, cosa dice la Legge di Bilancio
In merito a ciò è doveroso citare i due commi che certificano tale aspetto sulla Manovra di Bilancio 2020. Il comma 679 art. 1 della Legge n. 160/2019 recita quanto segue: “Ai fini dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, la detrazione dall’imposta lorda nella misura del 19 per cento degli oneri indicati nell’articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e in altre disposizioni normative spetta a condizione che l’onere sia sostenuto con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento previsti dall’articolo 23 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241”. Nel comma seguente, il 680, si precisano invece le dovute eccezioni. “La disposizione di cui al comma 679”, si legge, “non si applica alle detrazione spettanti in relazione alle spese sostenute per l’acquisto di medicinali e di dispositivi medici, nonché alle detrazioni per prestazioni sanitarie rese dalle strutture pubbliche o da strutture private accreditate al Servizio sanitario nazionale”.
Alla luce della normativa, qualora ci si rivolga a una struttura privata non accreditata al Servizio sanitario nazionale per una cura o terapia, sarà necessario pagare con carta di credito, assegno, bancomat o qualsiasi metodo tracciabile per portare in detrazione le spese sostenute.
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