TOI-700d: La sorella gemella della Terra. I dettagli della scoperta

Pubblicato il 11 Gennaio 2020 alle 07:20 Autore: Ennio Tranzillo

TOI-700d: La sorella gemella della Terra. I dettagli della scoperta portata a termine dalla Nasa servitasi del telescopio TESS, erede di Kepler.

TOI-700d La sorella gemella della Terra. I dettagli della scoperta
TOI-700d: La sorella gemella della Terra. I dettagli della scoperta

L’astronomia continua a fare passi da gigante avvicinandoci sempre di più alla consapevolezza che forse nell’universo ci sono altri pianeti con condizioni di abitabilità simili al nostro.

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Continuiamo a fare passi in avanti

Per anni questo sogno è stato perseguito dal telescopio Kepler, che ci ha fornito sempre più prove dell’esistenza di esopianeti nel cosmo con condizioni simili alla terra: Kepler-22b, Kepler-452b, Kepler-62f, Trappist-1d, KOI-7711.01, Kepler-186f, Gliese-667cc, Kepler-438b, KOI-7923.01 e la lista continua, sono tutti pianeti che hanno le carte in regola per poter ospitare la vita così come noi la conosciamo. Oggi, grazie a un team di ricerca americano guidato dagli scienziati della NASA e dell’Università di Chicago, possiamo aggiungere un nuovo pianeta a questa lunghissima lista, ottenuta grazie agli sforzi del telescopio Kepler, parliamo del pianeta TOI-700d.

Alla scoperta del pianeta hanno partecipato attivamente anche cinque scienziati italiani: tra loro annoveriamo ad esempio Luca Cacciapuoti e Giovanni Cavone dell’Universita di Napoli Federico II.

Il pianeta è stato individuato grazie al telescopio TESS (Transiting Exoplanets Survey Satellite) – erede del rinomato telescopio Kepler – ed è il primo esopianeta potenzialmente abitabile scovato dal giovane satellite. TOI-700d orbita nella zona abitabile della sua stella madre, TOI-700 (nana rossa di classe M avente massa pari a 1/2 quella del Sole) ed è grande il 20% in più della nostra Terra, distante soli 100 anni luce da noi in direzione della costellazione meridionale del Dorado.

I pianeti finora scoperti da TESS erano o fuori dalla zona abitabile o di massa molto maggiore di quella terrestre, e quindi probabilmente non di tipo roccioso. TOI-700d è effettivamente il primo pianeta di dimensioni simili alla Terra nella zona abitabile della sua stella scoperto dalla missione TESS. Per poter affermare che sia abitabile dovremmo confermare che abbia un’atmosfera” ha spiegato Giovanni Cavone.

Formazione dei pianeti: il tassello mancante.

TOI-700d e i suoi “fratelli”

Grazie ai dati raccolti da TESS, il team di ricercatori ha rivelato che intorno alla stella orbitavano anche altri due pianeti, denominati TOI-770b e TOI-700c; purtroppo però, per quanto le loro dimensioni potevano essere simili a quelle della terra – in particolare per uno di questi -, entrambi giacciono all’interno nella zona non abitabile.

Il primo possiede le stesse identiche dimensioni della Terra e orbita attorno alla stella madre in soli dieci giorni, le dimensioni del secondo invece sono ancora incerte; tuttavia si stima che questo abbia una massa compresa tra quella della Terra e Nettuno. Completa la sua orbita intorno alla nana rossa in circa sedici giorni. Per quanto riguarda il protagonista dello studio, TOI-700d completa un orbita intorno alla propria stella in trentasette giorni ricevendo l’80% dell’energia che la Terra riceve invece dal Sole.

Tutti e tre i pianeti, in maniera molto interessante, sono in rotazione sincrona intorno alla stella TOI-700 e ciò significa che questi espongono sempre la stessa faccia rivolta verso la stella lasciando l’altra sempre oscurata, così come fa la Luna con la Terra. Quest’assenza di un’alternanza tra giorno e notte potrebbe avere un impatto significativo sulla possibile presenza di vita su TOI-700d, ma ciò non esclude che essa possa comunque essersi originata ed adattata a questa condizione.

Al momento, come già ci ha anticipato il dott. Cavone, per confermare le ipotesi degli esperti bisognerebbe capire se il pianeta dispone di un’atmosfera, di ossigeno e acqua, tutti elementi fondamentali per generare la vita così come noi la conosciamo e comprendiamo. E grazie ai nuovi telescopi come il James Webb Space Telescope, il quale verrà lanciato nel 2021, sarà possibile indagare sempre più affondo sia su TOI-700d, che su altri esopianeti molto promettenti.

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