Carte prepagate anonime 2020 addio: cosa cambia per il nominativo
Si va verso l’addio alle carte prepagate anonime nel 2020: ecco cosa cambia e perché dovremo salutare per sempre le ricaricabili senza nominativo.
Carte prepagate anonime addio a giugno 2020: la nuova direttiva UE è finalizzata alla sparizione di questi prodotti, che possono essere facilmente utilizzati per operazioni di riciclaggio di denaro. L’addio sarà graduale, ma intanto è in corso un adeguamento delle regole vigenti. Quel che è certo è che il Decreto antiriciclaggio decreta a partire dal 10 giugno 2020 il divieto di uso e di nuova emissione delle carte prepagate anonime, ovvero senza nominativo.
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Carte prepagate anonime addio: la direttiva Ue
La direttiva Ue aveva imposto nuove regole, come ad esempio la nuova soglia per le carte prepagate, che dagli originali 250 euro è scesa a 150 euro. La normativa impone dunque un limite mensile massimo di operazioni ammontante a 150 euro, solo per transazioni a livello nazionale e per l’acquisto di beni e servizi.
Le banche stanno già scoraggiando l’uso di queste carte, proponendo ai propri clienti carte con il nominativo proprio in vista della prossima sparizione dei primi prodotti anonimi. Come ricorda La Legge Per Tutti, l’anonimato della carta prepagata riguardava solo le operazioni effettuate con questo metodo di pagamento, perché il titolare era sempre individuabile. Ma la tracciabilità dei metodi di pagamento diventa sempre più un obbligo ed è ovvio che in un anno dove la lotta all’evasione fiscale passa soprattutto per l’incentivo all’uso di metodi di pagamento elettronici, le carte prepagate anonime non possono avere lunga vita.
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Addio carte prepagate anonime nel 2020: cosa dice la legge
Il Dlgs n. 125/2019, all’articolo 3, introduce delle modifiche al Dlgs n. 31/2007. In questo modo, il “nuovo” articolo 50, con l’aggiunta imposta dal Dlgs 2019 sopraccitato, recita testualmente come segue: “L’apertura in qualunque forma di conti o libretti di risparmio in forma anonima o con intestazione fittizia e di prodotti di moneta elettronica anonimi è vietata”. Nello stesso articolo è poi aggiunto un nuovo comma (2-bis), che, come anticipato, decreta quanto segue: “Il divieto di emissione e utilizzo di prodotti di moneta elettronica anonimi, previsto dai commi 1 e 2, decorre dal 10 giugno 2020”.
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