Il mese di gennaio potrebbe essere decisivo per la tenuta dell’esecutivo giallo-rosso. La doppia tornata elettorale in Emilia-Romagna e Calabria potrebbe allungare il vantaggio, mostrato nelle precedenti elezioni regionali, del centrodestra e aprire a riflessioni interne alla maggioranza giallorossa. La campagna elettorale – in particolare, quella in Emilia Romagna – sta offuscando le tematiche cruciali che deve affrontare il governo guidato da Giuseppe Conte, con prescrizione e nodo autostrade a farla da padrone. Proprio il presidente del Consiglio ha assicurato che, dopo le elezioni del 26 gennaio, bisognerà tirare le somme e sedersi al tavolo, per discutere del presente e del futuro. Tra chi prova a tirare la volata alla soluzione della continuità, c’è il ministro per la Cultura, Dario Franceschini.
Dario Franceschini traccia la via per un’alleanza tra PD e M5S
Tra i maggiori fautori dell’accordo di governo PD-M5S-LeU c’è, come detto, Dario Franceschini. Proprio il ministro ha aperto i lavori della due giorni dei dem a Rieti, in uno spazio di confronto tra parlamentari, ministri e dirigenti di partito. Franceschini ha insistito molto sulla vocazione maggioritaria del PD e l’apertura ai pentastellati.
Franceschini chiede di tenere aperto il rapporto con M5S e con i moderati che non si riconoscono in Salvini. “Dobbiamo farli venire di qua, i 5 stelle, provare ad allargare il campo di chi condivide certi valori. Non ci si può fermare perché dicono no a un’alleanza, perché non capiscono, bisogna andare avanti anche quando riceviamo dei no. Sulla legge elettorale abbiamo fatto un accordo importante che ci aiuterà in questa direzione”. Proprio rimarcando la centralità di una possibile alleanza, Franceschini sottolinea che questo governo va avanti “solo se il PD lo sente come proprio, anche come incubatore di una alleanza politica”.
Mano tesa ai pentastellati su reddito di cittadinanza
Al momento di parlare di temi concreti, Franceschini insiste su lavoro e lotta alle diseguaglianze. “Dobbiamo dare protezione a chi perde il lavoro, gli ammortizzatori sociali non sono una cosa vecchia, non devono farci paura. Dobbiamo essere il partito che protegge dai cambiamenti climatici e che protegge le donne, anche nelle politiche del lavoro. Il partito democratico deve essere il partito che non ti lascia solo”.
Franceschini rilancia tendendo la mano ai 5 Stelle con una una possibile modifica del reddito di cittadinanza, piuttosto che ad una sua eliminazione.
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