Sondaggi elettorali TP: fiducia, Salvini e Meloni davanti a Conte
Elezioni in Emilia Romagna, Libia e Iran. Questi i temi affrontati dagli ultimi sondaggi elettorali di Termometro Politico
Elezioni in Emilia Romagna, Libia e Iran. Questi i temi affrontati dagli ultimi sondaggi elettorali di Termometro Politico ed illustrati da Gianluca Borrelli, presidente e fondatore di TP, durante la puntata di Coffee Break del 10 gennaio.
Le intenzioni di voto di Tp registrano un sensibile calo per la Lega che scende dal 35,2 di fine dicembre al 33,1%. Torna al segno più il Partito Democratico che passa dal 18,5 al 19,1%. Anche il Movimento 5 Stelle, nonostante le sommosse interne, ha un rimbalzo positivo (+0,7) e si attesta al 16,1%. Nel centrodestra prosegue la crescita di Fratelli d’Italia che arriva ora a sfiorare l’11% (10,7). Bene anche Forza Italia che incrementa il suo consenso dello 0,8 al 6,1%. Rimane inchiodata al 4,9% Italia Viva. Tra i piccoli partiti, i sondaggi elettorali di Tp rilevano il sorpasso de La Sinistra (2,2%) ai danni di Azione di Calenda (1,8%). Sotto il 2% troviamo +Europa (1,5%), Verdi (1,2%), Partito Comunista (1%) e Cambiamo (0,4%).
Nonostante il calo della sua Lega, Matteo Salvini è il leader politico con più fiducia in Italia (36,5%), seguito da Giorgia Meloni 27,4% e il premier Giuseppe Conte (20,6%). Più indietro gli altri leader tra cui Nicola Zingaretti (15,1%), Luigi Di Maio (10,2%) Matteo Renzi (7,6%) e Silvio Berlusconi (4%).
Il 26 gennaio si terranno le elezioni regionali in Emilia Romagna e Calabria. Il centrodestra spera in una vittoria per dare la spallata decisiva al governo giallo rosso e tornare alle urne. Su quello che succederà dopo il voto, gli italiani si dividono. Il 34,9% è convinto che con una sconfitta del centrosinistra in Emilia Romagna, il governo cadrà. Di parere completamente opposto il 33,5% degli intervistati secondo cui l’esecutivo rimarrà in sella qualsiasi sarà l’esito del voto. Per il 24,1% le regionali emiliane non avranno alcuna influenza sul governo, esso cadrà comunque a breve per altri motivi.
Sondaggi elettorali Tp: Libia e Iran, casi spinosi
Passiamo ora alla politica estera. La situazione in Libia si sta facendo sempre più critica. Come si sta comportando l’Italia in questo frangente? La maggioranza degli italiani risponde, “male”: il 40,9% addita la colpa alla mancanza di una politica estera e di difesa unica in seno all’Europa, il 29,7% accusa direttamente il Paese di essere troppo remissivo verso i francesi, turchi e altre forze straniere. C’è però chi guarda il bicchiere mezzo pieno: secondo il 15% siamo sì poco incisivi, ma meglio di così non si poteva fare vista la situazione. Solo il 10,8 applaude l’operato di Conte in questo momento di crisi.
I sondaggi elettorali di Tp si chiudono con la tensione tra Usa e Iran. Il rischio di una guerra tra i due paesi viene considerato concreto solo da una minoranza di intervistati (29,5%). Per la maggioranza (59,8%) non ci sarà alcun conflitto.
Nota metodologica
Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 3500 interviste raccolte tra l’8 e il 9 gennaio
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