Pensioni ultima ora: la riforma Fornero approvata dal governo Monti è partita dalla necessità di stringere le larghe di accesso alla pensione a salvaguardia dei conti pubblici. Nel frattempo, con l’introduzione di Quota 100 che dà la possibilità di andare in pensione a chi 62 anni di età e 38 anni di contributi versati, si è riaperto il dibattito sull’età di accesso alla pensione.
Pensioni ultima ora, quali opzioni praticabili dopo Quota 100?
Ricordiamo che Quota 100 è una misura temporanea: è stata approvata per il triennio 2019-2021. Già da mesi si discute del dopo Quota 100. Ovvero se come principale canale di accesso deve tornare in vigore l’età pensionabile fissata a 67 anni. Oppure se per evitare lo scalone e – come richiesto dai sindacati – si devono attivare nuove misure pensionistiche. Il governo sta vagliando varie ipotesi: circolano voci su un’ipotetica Quota 102 (64 anni di età e 38 anni di contributi versati) e su molte altre opzioni praticabili.
Quota 100, Fornero mette in guardia su diminuzione dell’età pensionabile: accelera il declino del Paese
Pensioni ultima ora – Commentando le voci sulle indiscrezioni che circolano in queste settimane ha esternato la propria idea a riguardo l’ex ministro del Lavoro Elsa Fornero. L’economista ritiene sbagliata la volontà di ridurre l’età pensionabile visti i rischi connessi per i conti pubblici. “Non è sostenibile – ha affermato Fornero – mandare in modo generalizzato in pensione le persone a 62 anni”. Per l’ex ministro si tratterebbe di un “esercizio di irresponsabilità” che avrebbe come risultato quello di “di accelerare il declino del Paese: allora si può aumentare la spesa per le pensioni, che è già tra le più elevate. Qualcuno non ha chiaro che il debito rappresenta un problema. Queste persone pensano che si possa allargare il debito senza allargare la base produttiva ma sarebbe una scelta sciagurata. Gli italiani dovrebbero ribellarsi a queste proposte per il bene dei loro figli e nipoti”.
Il ragionamento di Fornero è abbastanza chiaro: “Ci stiamo affannando su scenari di pensionamento facilitato quando la nostra età di uscita effettiva è tra le più basse tra i Paesi Ocse e poi non si investe adeguatamente nella scuola. È sulla scuola che si costruisce il futuro del Paese”.
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