È un giorno qualunque, Internet.
La folla si sveglia e va a caccia di capipopolo che possano indicare il bersaglio da linciare, così da salvare il mondo dalle ingiustizie e dimenticare per qualche istante la propria vita di merda. Ormai sappiamo che i bersagli ideali devono appartenere al protocollo F.O.R.S.E (Fascismo, Omofobia, Razzismo, Sessismo, Estremismo) perché permettono un giudizio istantaneo e consentono d’indignarsi senza pensarci troppo. Quella di oggi, una S bella grossa, viene dall’assessorato alla sanità della regione Sicilia, che su Facebook posta quest’immagine.
È una manna dal cielo soprattutto per noi giornalisti, che qualcosa dobbiamo pur scrivere quando la cronaca nera non regala soddisfazioni. Grazie a Dio la stragrande maggioranza della popolazione non ha ancora capito che l’unico modo per evitare di essere linciati è non postare sui social network, così queste perle ancora spuntano qui e lì.
Ieri si era molto discusso del fatto che un tizio del Grande fratello ignorante come una bestia (strano! E dire che ai provini si presentano soggetti così ammodino), parlasse per metafore grevi di una donna. Purtroppo la gogna non è riuscita perché il grezzo ha ben due donne che l’hanno difeso e stigmatizzato, ma oggi abbiamo di meglio.
Purtroppo le opinioniste pret-a-porter hanno mancato questi tre grammi di carne umana, forse perché ancora sazie di Massimiliano Parente. L’immagine è stata rimossa quasi subito per un’indignatio lavandaiae regionale, sulla pagina Facebook della Fondazione Bellisario Sicilia è apparso un comunicato di scuse e, nonostante su Twitter si cerchi ancora di rilanciarla, non sembra avere successo.
Va reso onore a un commentatore, medico di medicina generale #facciamorete, che scrive “chi è il coglione che lo ha pensato e realizzato e chi è quello che ha dato il nulla osta? Li vogliamo subito alla gogna, nella pubblica piazza”. Il buon dottore scalpita, ma prima di divertirci a rovinare la vita di qualcuno vorrei provare a vendere dei sassi belli appuntiti, rifiniti a mano. Già, perché l’immagine ha un secondo problema:
È in parte plagiata della copertina di una cantante americana, tale Alicia Paige. Sovrapponendo le due immagini si vedono i pezzi di gocce ritagliate senza che il grafico abbia nemmeno perso tempo a cancellare i rimasugli nei capelli. La cronaca di una giornata da dimenticare comincia così: commissioni il lavoro al sempiterno miocuggino, magari per fargli guadagnare due soldi e magari risparmiarne tu.
Il prodotto è una capperata che fa incazzare tutti, la ritiri ma intanto salta fuori che il probabile miocuggino ti ha pure turlupinato. Ecco cosa succede a risparmiare sui creativi, come già la storia della Melegatti ci aveva insegnato.