Linea successione Savoia: cosa cambia per l’erede al trono dopo 1000 anni

Linea successione Savoia: la casa reale italiana, dopo ben mille anni di storia, annuncia di voler cambiare le regole aprendo all’ereditarietà del trono d’Italia per le donne.  

Addio alla Legge Salica

Sono stati direttamente i vertici di Casa Savoia, Vittorio Emanuele e suo figlio Emanuele Filiberto, a comunicare la storica decisione intervistati dal Corriere della Sera: “addio legge salica”, d’ora in poi, il titolo di capo del casato, la cui storia è cominciata intorno all’anno Mille, quindi di pretendente al trono d’Italia, potrà essere ereditato anche dalle donne. Certo, la svolta non avrà ripercussioni concrete, insomma, nessuno mette espressamente in discussione la Repubblica sin dal Referendum del 1946. Tra l’atro, l’articolo XIV delle Disposizioni transitorie e finali della Costituzione recita: “i titoli nobiliari non sono riconosciuti”.

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Tuttavia, “era tempo di aggiornare” le regole dinastiche “in una società che vuole riconoscere la parità di genere” ha dichiarato il figlio dell’ultimo Re d’Italia Umberto II. Sempre Vittorio Emanuele, erede diretto del “Re di maggio”, ha dunque spiegato che “la decisione è stata meditata e non è frutto di particolari circostanze o urgenze, la società va verso la parità tra i sessi e la stragrande maggioranza delle case reali è andata in questa direzione”.

Linea di successione Savoia: come cambia?

La prima donna in linea di successione dei Savoia-Carignano, il ramo principale del casato, naturalmente dopo Emanuele Filiberto, (a meno che in futuro non abbia un figlio maschio) è la primogenita di quest’ultimo e di sua moglie Clotilde Courau, cioè la sedicenne Vittoria, attualmente principessa di Carignano e marchesa di Ivrea. Segue poi l’altra figlia del principe, figlio di Vittorio Emanuele, la tredicenne Luisa di Savoia, in questo momento principessa di Chieri e marchesa di Salemi.

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