L’Inps è uno dei migliori punti di osservazione per valutare l’andamento di misure chiave come Quota 100 e Reddito di cittadinanza. Evidentemente è questo uno dei motivi per cui Pasquale Tridico, attualmente a capo dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, interviene spesso in materia di previdenza e politiche di sostegno al reddito. Per esempio, in questo nostro articolo abbiamo riportato il suo pensiero sulla strada suggerita all’esecutivo per il dopo Quota 100. L’idea di Tridico passa dal superamento del concetto dell’età di pensionamento uguale per tutti. Si dovrebbe pensare – secondo Tridico – ad un sistema di coefficienti che tengano conto appunto della gravosità del lavoro.
Reddito di Cittadinanza, Tridico: per il lavoro servono investimenti
Tridico si è espresso recentemente anche sul reddito di cittadinanza. Lo ha fatto in occasione dell’Audizione dinanzi alla Commissione Parlamentare di controllo sull’attività degli enti gestori di forme obbligatorie di previdenza e assistenza sociale. Per il presidente Inps “il lavoro può essere creato in un solo modo: gli investimenti. Il reddito di cittadinanza aiuta ad allocare il lavoro sul mercato con l’incontro tra domanda e offerta: migliora l’incrocio e le competenze, non crea lavoro ma lubrifica il mercato”.
I numeri
Reddito di cittadinanza – Nuovi aggiornamenti quantitativi sulla misura: in base ai dati elaborati da parte dell’Istituto, il 28% delle richieste per il reddito di cittadinanza è automaticamente escluso perché, dopo i controlli incrociati, la situazione patrimoniale e reddituale del richiedente non corrisponde all’ISEE presentato. Sinora hanno beneficiato del RdC 1,77 milioni di famiglie, oltre 2,5 milioni di persone, di cui circa 200.000 disabili e circa 400.000 bambini. Del totale delle persone coinvolte il numero di soggetti occupabili è di poco superiore a 700.000. E ancora: l’importo medio è di 520 euro per il reddito di cittadinanza e di 219 euro per la pensione di cittadinanza.
Infine un passaggio sul decreto Dignità che – sempre stando a quanto illustrato da Tridico – ha determinato una spinta positiva per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro e l’aumento dei contratti a tempo indeterminato.
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